Enrico Letta diventa Presidente del Consiglio: al via il Governo delle larghe intese

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Enrico Letta diventa Presidente del Consiglio.
Salito al Colle dopo la convocazione di Giorgio Napolitano, la nomina di Letta a Capo di Governo arriva dopo un periodo burrascoso in cui la dialettica politica particolarmente accesa ha più volte immobilizzato il paese in un pericoloso stallo.

Il vice segretario del Partito Democratico era stato indicato più volte, con Giuliano Amato, come personalità auspicabile da collocare a guida dello Stato. Apprezzato all'interno del PD, accettato dal PdL, le quotazioni di Enrico Letta erano salite nelle ultime ore, soprattutto dopo l'incontro nella serata di ieri con Giorgio Napolitano.

Molto apprezzato dal Presidente della Repubblica, Enrico Letta rappresenta altresì la personalità che, al momento, può maggiormente godere di sostegno all'interno del Partito Democratico.

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dal 2006 al 2008 sotto il Governo Prodi, Enrico Letta era stato precedentemente anche Ministro per le Politiche Comunitarie del Governo D'Alema, diventando all'epoca il più giovane Ministro che la storia della Repubblica abbia mai conosciuto; diventato poi Ministro dell'Industria e successivamente europarlamentare, Letta rappresenta ad oggi una figura chiave per la politica italiana, auspicabilmente capace di portar fuori l'Italia dallo stallo
politico di cui tutti siamo testimoni.

Uno spirito riformista e portato al cambiamento, una guida politica la cui priorità sia l'interesse nazionale a risollevarsi da una situazione in cui, a oltre 50 giorni dal voto elettorale, nulla è stato fatto ancora fatto. Un governo di larghe intese in cui Enrico Letta dovrebbe rappresentare l'equilibrio tra centro destra e centro sinistra, o almeno una guida che riesca a mettere d'accordo la maggioranza delle forze politiche che attualmente siedono in parlamento.

Fuori dall'intesa rimane il Sel, contrario a qualsiasi tipo di "governissimo" mentre il Movimento 5 Stelle, pur dichiarandosi strenuamente all'opposizione, valuterà caso per caso la linea da tenere nei confronti di proposte e decreti.