Land Grabbing e sovranità alimentare: il colonialismo del terzo millennio

africa

Colonialismo e imperialismo, due fenomeni che sembrano appartenere al passato dell'umanità ma che trovano oggi nuove e poco edificanti forme di sfruttamento. Il nuovo espansionismo dei paesi ricchi si chiama Land Grabbing e consiste nell'acquisizione e nell'estromissione spesso coatta di grandi appezzamenti di terreno al fine di destinarne i frutti ai mercati del consumismo economico occidentale, tipico del Nord del mondo.

Oggetto del Land Grabbing (che significa “Acquisizione di terreno”) sono i territori dell'Africa, dell'Asia e del Sud America che, quando non ottenuti a prezzi stracciati, vengono letteralmente 'sequestrati' ai legittimi proprietari i quali, da un giorno all'altro, si ritrovano a non avere a disposizione la più naturale fonte di sostentamento: la terra e i suoi preziosi frutti.

Produzione di cibo non destinato al luogo in cui viene coltivato, coltivazione di immense quantità di olio di palma da indirizzare al mercato dei biocarburanti, megaprogetti energetici atti a sfruttare petrolio e gas dell'Amazzonia sono solo alcuni dei motivi che fanno crescere il tasso di Land Grabbing nel mondo: terra quasi gratis per immediati e facili profitti.

Quella a cui stiamo assistendo, quindi, è una moderna e contemporanea corsa all'oro in cui, complice la sempre più crescente richiesta di cibo ed energia da parte dei paesi ricchi, a farne le spese sono i paesi in via di sviluppo che, spogliati delle proprie risorse naturali, non possono vivere dei frutti della natura, destinati esclusivamente all'export verso il Nord del mondo.

Ecco che quelle che si vanno a creare sono due classi di umanità, tra le quali una delle due muore letteralmente di fame, incapace di auto sostentarsi perché il mezzo più immediato per farlo non è più a disposizione.

Un fenomeno, quello del Land Grabbing, che ha trovato denuncia nel rapporto Land and Power. Curato da Oxfam, tale relazione ha messo in luce la gravità di un problema globale che, se fino ad ora è rimasto in ombra, ora irrompe nell’opinione pubblica con tutta la sua gravità. Stando al sopracitato rapporto, solo in Africa sarebbero circa 60 milioni gli ettari di terreno arabile sottratti alle popolazioni locali e destinati a coltivazioni intensive per il Nord del mondo.

In un’epoca in cui l’Africa e i paesi in via di sviluppo sono oggetto di molteplici iniziative e opere di solidarietà, il fenomeno del Land Grabbing vanifica qualsiasi ogni sforzo solidale, facendolo apparire oltremodo ipocrita.