Viaggi e vacanze: mare, montagna o estero, come sono cambiate le ferie degli italiani

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S’intravedono le ferie all’orizzonte e con loro si fa sempre più sentire la voglia di mare e di vacanza.
Dopo un anno di lavoro tutti sentono l’esigenza di staccare la spina, almeno per qualche giorno; sono infatti molti gli italiani che si apprestano a lasciare i luoghi di residenza per passare qualche giorno in pieno relax.

Ma come sono cambiate le vacanze degli italiani negli ultimi anni?
A partire dagli anni ’60-’70 andare in vacanza era quasi scontato, oggi si assiste ad un’inversione di tendenza: se durante l’anno sono molte le famiglie che non esagerano nei soggiorni fuori porta, durante la stagione estiva sono altrettanti gli italiani che sono costretti a tenere sotto controllo il budget a disposizione.
Un cambiamento che si riflette anche nella scelta del luogo in cui passare parte della propria estate; in una celebre canzone del 1963, Mina cantava “Per quest'anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare”, una strofa che, oggi, non rispecchia affatto il comportamento degli italiani: le vacanze diventano infatti meno abitudinarie, anzi la tendenza è quella di scegliere accuratamente sia la meta che il periodo, soprattutto in base alla disponibilità economica, al numero di partecipanti e all’età.

La nostalgia delle estati in cui si trascorrevano due, tre, talvolta quattro settimane presso la struttura alberghiera, l’appartamento o il campeggio preferito si fa sentire. Un tempo era una gioia ritrovare “gli amici del mare” e andare con loro in spiaggia al solito bagno. Le mete più gettonate? Erano quelle della riviera adriatica: Rimini, Riccione, Cattolica e via dicendo.

I dati Istat parlano chiaro: in base a statistiche diffuse a inizio 2011 sembra che si siano ridotti del 18,7% i soggiorni di brevi periodi, come diminuiscono anche le vacanze per far visita ai parenti o agli amici.

Come mai, allora, le località turistiche fanno, ancora oggi, tutto esaurito? E’ infatti tuttora difficile trovare posti disponibili sulla riviera adriatica, ligure, toscana o qualsiasi altra zona di villeggiatura estiva italiana. Probabilmente perchè, pur di andare in vacanza, i cittadini del Belpaese compiono sacrifici traducibili in: prestiti bancari da saldare poi a rate, soprattutto per quanto riguarda le mete più ambite e gettonate.