L'arte di Joan Mirò in mostra con 'Poème' al Forte di Bard

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Artista a tutto tondo, l'opera di Joan Mirò è nota in tutto il mondo. Pittore e scultore, Joan Mirò è stato in grado di rinnovare il linguaggio artistico novecentesco, sintetizzando la propria visione del mondo in uno stile unico e personale, benché completamente calato nello spirito del suo tempo.

Ed è proprio a Joan Mirò che il Forte di Bard dedica una retrospettiva intitolata 'Poème': un percorso che si dipana intorno alle opere realizzate tra il 1947 e il 1980, periodo in cui la poetica dell’artista vira verso la cosiddetta rivoluzione plastica, di cui Mirò fu uno dei principali interpeti. Prevista dal 18 Maggio al 1 Novembre 2011, Poème è un'occasione unica per scoprire da vicino il genio dell'artista spagnolo, ammirandone da vicino i capolavori noti e meno noti.

Figlio di un orefice e orologiaio Mirò nasce nel 1893 mostrando un’immediata passione per il disegno e le discipline artistiche, passione che in giovinezza lo portò ad avvicinarsi alle ferventi correnti artistiche dell'epoca, da cui sarà inizialmente influenzato. I primi lavori di Mirò, infatti, evidenziano la mediazione tra le influenze artistiche esterne e la ricerca di un linguaggio proprio: accanto ai rimandi al fauvismo, al cubismo e allo stile drammatico ed espressionista, la poetica di Joan Mirò contiene già al suo interno quell'importanza della linea e quella spontaneità del colore che poi ritroveremo nel corso di tutta la sua produzione.

Per approdare ad uno stile in tutto e per tutto personale dobbiamo però aspettare il cosiddetto periodo parigino, durante il quale l'artista catalano si avvicina alle correnti surrealiste e dadaiste di cui egli diventò prima grande interprete e poi profondo rinnovatore attraverso la successiva corrente astratta.

Joan Mirò è un artista che sfida l’arte, tanto che fu definito 'Mirabolante' dall'amico e poeta Robert Desnos. In effetti, agli occhi di Mirò l’arte è vita: «Il quadro deve essere fecondo, deve far nascere un mondo. Che si vedano fiori, personaggi, cavalli, poco importa, purché riveli un mondo, qualcosa di vivo» soleva ripetere il genio catalano.

Caratteristiche, quelle sopra elencate, che il visitatore potrà cogliere coi propri occhi nel corso della mostra 'Poème' al Forte di Bard. Il percorso espositivo non segue un ordine cronologico ma si dipana attorno all'allestimento di quattro spazi particolari.

Il Corpo di Guardia, una sorta di introduzione alla vita dell'artista attraverso illustrazioni e brevi video.

Il Deambulatorio, per approfondire la conoscenza della persona Mirò attraverso i 39 ritratti fotografici esposti.

Le Cannoniere, uno spazio composto da sette sale che rappresenta in tutto e per tutto il cuore pulsante della mostra. Sezione costruita per stupire, sarà qui che il visitatore potrà ammirare il genio di Mirò attraverso le forme ibride da lui ideate, a metà tra immaginario personale e realtà naturale. Dipinti, sculture e litografie saranno le protagoniste rappresentative della poetica dell'artista, tra le sarà possibile guardare da vicino alcune tra le più conosciute opere di Mirò.

L'ultima stanza, denominata Le Cantine, vedrà l'arte di Mirò partecipare alla creazione artistica dei suoi amici poeti attraverso la litografia, l'incisione e l'illustrazione. 

Quella al Forte di Bard è un'occasione unica per scoprire da vicino l'arte novecentesca e soprattutto l'indiscusso genio sconcertante e sottile di Joan Mirò.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito dedicato.