L'ultimo saluto a Maria Schneider, diva di Ultimo Tango a Parigi

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Il mondo del cinema d'autore perde una delle sue più discusse icone.
Maria Schneider muore a soli 59 anni dopo una lunga malattia. Un nome, il suo, che appare indissolubilmente legato al film che le diede il successo, Ultimo Tango a Parigi. Un film che, allo stesso tempo, ha sancito un legame troppo forte col personaggio sensuale e crepuscolare che Maria Schneider interpretava.

Era il 1972 quando Bernardo Bertolucci, in procinto di girare Ultimo Tango a Parigi, affidò ad una giovanissima Maria Schneider il ruolo di Jeanne, la giovane amante di un uomo ormai adulto e interpretato dall'affascinante Marlon Brando. Le scene, per l'epoca, risultarono molto forti, tanto che ne causarono la censura in diversi paesi. In Italia, Bertolucci perse addirittura i suoi diritti civili per cinque anni per offesa al comune senso del pudore.

Ultimo Tango a Parigi conferì un'immensa celebrità alla sua protagonista, ma a caro prezzo. Perché poche volte, nella storia del cinema, è successo che un attore fosse ricordato esclusivamente per un singolo ruolo, cosa che invece è accaduta alla Scheider. Ed è proprio per questo, probabilmente, che, da quel momento, l'attrice ha spesso manifestato un contrastante sentimento per il film in questione: un odio/amore dai contorni sfumati, poco chiari.

Ma chi era in realtà Maria Schneider? Difficile dirlo. Quello che ha mostrato della sua vita privata rivelava un'esistenza difficile, complicata e drammatica, finita purtroppo prematuramente.
Nata a Parigi nel 1952 da una relazione l'attore francese Daniel Gélin e Marie-Christine Schneider, Maria scopre solo durante la prima giovinezza l'identità del padre e, forse proprio per questo, comincia ad avvicinarsi al mondo del cinema e della recitazione.
Esordisce nel 1969 con L'albero di Natale e con Madly, il piacere dell'uomo, accando ad Alain Delon.
Ma il successo arriva proprio con l'amato/odiato Ultimo Tango a Parigi, a cui segue un ruolo in Professione: reporter di Michelangelo Antonioni.

Gli anni che seguirono furono difficili per l'attrice, che fu segnata dalla tossicodipendenza, da un'overdose e un tentativo di suicidio. Un periodo duro, al quale seguì un lungo processo di riabilitazione che durò fino al 1980, quando finalmente tornò sulle scene cinematografiche e teatrali, purtroppo interpretando solo ruoli minori.

Tuttavia le è bastato un unico e forte ruolo in Ultimo Tango a Parigi per entrare di diritto nella storia del cinema.
Molti piangono la sua scomparsa e, a parlare, è anche Bertolucci che afferma: "La sua morte è arrivata troppo presto, prima che io potessi riabbracciarla teneramente, dirle che mi sentivo legato a lei come il primo giorno, e almeno per una volta, chiederle scusa"