Esame di maturità e colloquio orale: come è strutturata la tesina

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Il momento dell’esposizione della tesina interessa la parte iniziale dell’esame orale della maturità. Si tratta di una fase in cui l'esaminato deve dare prova di preparazione su un argomento concordato in precedenza con i professori attraverso l’esposizione orale. La tesina, però, non è solo esposizione, ma anche documentazione e scrittura.

Come affrontare la scrittura della tesina? E soprattutto, come strutturarla al fine di rendere l’esposizione chiara ed efficace? Cominciamo col dire che la fase di scrittura vera e propria del percorso  multidisciplinare deve essere preceduta da un'importante operazione preliminare il cui scopo è quello di raccogliere le idee e creare i giusti collegamenti tre le diverse materie. Un’operazione, quella sopradescritta, che si affronta attraverso la cosiddetta mappa concettuale, schema utile al fine di comprendere quali materie saranno toccate dalla trattazione e soprattutto quali sono le colonne portanti da approfondire.

Terminata la mappa concettuale si può passare alla scrittura vera e propria che, basandosi sulla documentazione raccolta, sviluppa le argomentazioni che andranno poi a formare il testo finale della tesina. E’ bene sottolineare, tuttavia, che la scrittura si differenzia molto a seconda del supporto che abbiamo scelto per il nostro percorso multidisciplinare, ovvero se cartaceo o multimediale.

Il supporto cartaceo, nonostante sia sicuramente la scelta più classica, permette tuttavia un maggiore approfondimento delle tematiche affrontate, nonché una netta linearità di pensiero rispetto al supporto multimediale. Quest’ultimo, infatti, declinato molto spesso nella presentazione in PowerPoint, propone una trattazione certamente sintetica e schematica, ma dall’altro lato consente ai professori di seguire l’esposizione del candidato anche a livello visivo.

A prescindere dal supporto, comunque, ogni tesina deve necessariamente seguire la medesima struttura, formata da titolo, una breve descrizione introduttiva, la trattazione vera e propria ed infine una conclusione corredata da bibliografia.

L’apertura deve essere necessariamente affidata ad un titolo che, corredato dal sottotitolo (che può essere anche una citazione), introduca immediatamente nel nocciolo della questione che lo studente ha deciso di trattare.

Al titolo segue una breve descrizione introduttiva, il cui scopo è quello di evidenziare l’argomento della tesina, il percorso che si è deciso di seguire e l’obiettivo che si vuole raggiungere attraverso l’approfondimento. Quest’ultimo, dal canto suo, altro non è che addentrarsi nella tematica scelta e, passando di materia in materia, trattarne ogni aspetto pregnante in modo completo ed esaustivo.

Quello che non deve mancare mai, sia che si tratti di tesina cartacea sia multimediale, è la chiarezza: la trattazione degli argomenti deve essere lineare, ma non per questo banale. La bravura dello studente risiede proprio nella capacità di trovare un giusto compromesso tra questi due contrastanti aspetti. 

Nella conclusione del percorso multidisciplinare, poi, deve necessariamente comparirela bibliografia: parte importantissima e imprescindibile, la bibliografia è l'elenco delle fonti e dei documenti utilizzati per approfondire l'argomento da voi scelto. Nell’elenco, quindi, non dovranno finire solo i libri di testo e gli altri eventuali volumi utilizzati, ma anche le fonti web che ci hanno ispirato e che abbiamo utilizzato nella scrittura.