Anticoncezionali femminili: quali scegliere?

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Un modo adulto di affrontare la propria sessualità, a qualsiasi età la si viva, è rappresentato dalla scelta di una corretta protezione che sia essa strettamente anticoncezionale, in età fertile, per evitare gravidanze indesiderate o soltanto protettiva qualora non si abbia un partner fisso e si voglia limitare l'esposizione alle malattie sessualmente trasmissibili.

Gli anticoncezionali sono l'unico metodo in grado di evitare la fecondazione dell’ovulo scongiurando gravidanze indesiderate. Alcuni contraccettivi, come il preservativo, proteggono anche dalla trasmissione di malattie, altri dispositivi consentono invece di evitare il concepimento ma non proteggono dalle malattie a trasmissione sessuale. 

L’efficacia di un contraccettivo viene misurata con l’indice di Pearl che indica il numero di gravidanze indesiderate su un campione di 100 donne definendone quindi il tasso di insuccesso (più questo tasso è alto, meno il metodo contraccettivo è sicuro). Tratteremo sia i metodi contraccettivi femminili che maschili, ma ci soffermeremo soprattutto sui primi.

 

Ecco alcuni strumenti meccanici anticoncezionali ad uso femminile:

  • Il diaframma: è una “barriera” in lattice che si colloca nel collo dell’utero per bloccare la corsa degli spermatozoi maschili verso gli ovuli rappresentando però anche una protezione dalle malattie veneree. Dopo ogni rapporto sessuale il diaframma deve rimanere in sede almeno 8 ore.
    Il tasso di insuccesso (Indice di Pearl) è del 5%-14%.
  • La spirale: è uno strumento di barriera che viene posizionato nella cavità uterina dal ginecologo. Richiede una sostituzione periodica. La spirale evita che l’ovulo fecondato scenda e si annidi nell’utero e dia quindi il via alla gravidanza. La spirale potrebbe facilitare lo sviluppo di infezioni e quindi, in questi casi, ridurre la fertilità. Tasso di Pearl: 1%-2,5%.

Tra gli strumenti meccanici ad uso non femminile troviamo il preservativo che ha un indice di Pearl tra il 7% e il 15%.

Tra i metodi ormonali troviamo:

  • La pillola anticoncezionale combinata: la pillola basa la sua efficacia sulla inibizione dell’ovulazione. Disponibile in diversi dosaggi, la pillola anticoncezionale va assunta per 21 giorni consecutivi e sospesa per i 7 giorni successivi, durante i quali compare un’emorragia simile alla mestruazione. Grazie ai progressi della medicina gli effetti collaterali sono ad oggi veramente ridotti rispetto al passato. Tasso di insuccesso: 0,02%-0,8% (è sicura circa al 99%).
  • La pillola anticoncezionale progestinica: viene anche chiamata minipillola e viene somministrata a quelle donne che per vari motivi, come l'allattamento, non possono assumere estrogeni. Gli effetti collaterali sono meno forti e deve essere assunta senza interruzioni.
  • Anello vaginale: è un metodo contraccettivo basato sul rilascio di ormoni. Il materiale trasparente e morbido va inserito nella vagina una volta al mese. Ha la medesima efficacia della pillola anticoncezionale combinata. Tasso di Pearl: 0,02%-0,8%
  • Cerotto contraccettivo: è un vero cerotto di circa 20 cmq che, applicato sulla pelle, rilascia ormoni simili a quelli presenti nella pillola anticoncezionale. Si applica settimanalmente per 3 settimane consecutive con una di pausa. Si può applicare sui glutei, sul torace, sull'addome o sul braccio. Il cerotto, essendo progettato per durare una settimana, è davvero difficile che si stacchi e inoltre riduce al minimo il rischio di dimenticanze in quanto richiede una applicazione alla settimana e non un'assunzione giornaliera. Tasso di Pearl: 0,02%-0,8%.

I metodi ormonali non proteggono dal contagio da HIV né da nessuna malattia sessualmente trasmissibile. Sono consigliati quando si ha un partner fisso e sano. In caso di contracettivi ormonali, la fedeltà di coppia è la migliore protezione dalle malattie trasmissibili. Inoltre i contraccettivi a dosaggio ormonale portano a un lievissimo incremento di peso, intorno a 1 o 2 kg, a causa della ritenzione di liquidi. Solitamente viene consigliato di bere molto e di fare attività fisica regolare.

Metodi naturali:

  • Il metodo Ogino-Knaus: questo metodo anticoncezionale è estremamente incerto perché basato sul calcolo dei giorni fertili della donna in base alla durata del ciclo mestruale, che può cambiare anche in una donna con il ciclo solitamente regolare. Tasso di insuccesso: 26%-40%.
  • Il metodo di Billings: questo metodo si basa sulla valutazione qualitativa del muco vaginale. Secondo il metodo, il periodo fertile del ciclo mestruale femminile inizia alla prima sensazione di bagnato, quando il muco è trasparente e abbondante, fino ai tre giorni successivi alla sensazione di secchezza dovuta all’interruzione della produzione di muco. In tutto il periodo fertile è meglio astenersi dai rapporti sessuali. Tasso di insuccesso: 8%-15%.
  • Rilevazione della temperatura basale: il metodo si basa sulla registrazione della temperatura corporea al risveglio. Consente l’individuazione della data di ovulazione con un margine di errore di 1 o 2 giorni. La sicurezza di questa metodologia è decisamente bassa essendo numerosi i fattori che possono variare la temperatura corporea, facendo così confondere i giorni sicuri da quelli fertili. In generale dopo l’ovulazione la temperatura corporea aumenta di circa 0,5°C, da quel giorno è meglio astenersi per 3 giorni, mentre dal 4 giorno dovrebbe essere sicuro avere rapporti sessuali. Tasso di Pearl: 8%-15%.
  • Test computerizzato delle urine: Un semplice test, effettuabile anche a casa, rileva la presenza e la quantità dell’ormone dell’ovulazione delle urine indicando quali giorni non sono fertili e quali invece hanno una probabilità maggiore di condurre ad una gravidanza.

Tra i metodi naturali maschili troviamo quello dei coito interrotto, che consiste nella fuoriuscita del membro maschile dalla vagina prima dell’eiaculazione. Questo metodo, oltre ad essere particolarmente stressante a livello psicologico, non è affatto sicuro poiché potrebbe accadere che delle piccole perdite di spermatozoi avvengano anche prima dell’eiaculazione vera e propria.

Metodi “definitivi”:

  • Sterilizzazione femminile: consiste in un intervento chirurgico che va a chiudere le Tube di Falloppio. L’operazione non cambia in alcun modo il ciclo ormonale. Ovviamente l’affidabilità di questo metodo è molto alta con un indice di Pearl di 0,5%.
  • Sterilizzazione maschile: chiamata anche vasectomia, è un’operazione poco invasiva che chiude i dotti deferenti, cioè i vasi attraverso cui passa lo sperma.

Entrambe le operazioni rendono il soggetto sterile e non sono reversibili.
 

Metodi sperimentali:

  • Il pillolo: una pillola ormonale per l’uomo che blocca la produzione di spermatozoi nell’eiaculato. Come le pillole femminili, l’effetto non è immediato ma richiede un’assunzione costante, per questo non è consigliato in caso di rapporti occasionali. Inoltre non protegge dalle malattie sessualmente trasmissibili. Dopo 3 mesi dalla sospensione del pillolo la produzione degli spermatozoi torna normale e quindi l’uomo ritorna fertile.
  • L’impianto sottocutaneo di progesterone: questo metodo comporta l’impianto di un tubicino sotto la pelle della donna che rilascia ormoni costantemente e inibisce l’ovulazione per circa 3 anni.


Quindi il metodo contraccettivo deve essere scelto in base al proprio stile di vita sessuale. Se si ha un compagno fisso e si ha intenzione di avere dei figli, si potrebbe anche optare per i metodi naturali. Nel caso si abbia una vita sessuale regolare e con un compagno fisso, i metodi ormonali sono sicuramente i più sicuri al fine di evitare una gravidanza ma, nel caso non li si voglia adottare per i loro effetti indesiderati, la spirale può essere considerata un valido sostituto. Se invece si hanno rapporti sporadici e magari con partner differenti, il diaframma e il preservativo (condom, profilattico) sono sicuramente i più consigliati poiché proteggono anche dalla trasmissione di malattie a trasmissione sessuale.

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