Curarsi con piante e fiori: ortoterapia per combattere lo stress

ortoterapia

Ritagliarsi piccoli spazi di tempo all’interno di giornate sempre più caotiche e stressanti diventa un’esigenza fondamentale nella vita impegnata di tutti i giorni: alcune attività come il giardinaggio e la cura di spazi verdi sono diventate parte di una vera e propria cura contro lo stress, l’ortoterapia.

L’ortoterapia o terapia orticolturale è uno dei metodi riabilitativi più innovativi degli ultimi anni: particolarmente indicata per curare situazioni di disagio e disabilità, rientra nell’ampia categoria delle terapie occupazionali, che concentrano l’attenzione sullo sviluppo e il mantenimento della capacità di agire delle persone.
Oltre a contribuire al miglioramento della salute e della qualità della vita, incrementa le capacità di partecipazione di un individuo all’interno di una società, rendendolo in grado di interagire serenamente in differenti contesti quotidiani.

Ma analizziamo da vicino il fenomeno dell’ortoterapia, che consiste sostanzialmente nell’incentivare, preparare ed affiancare un individuo nella cura e gestione del verde, per esempio la coltivazione di fiori, ortaggi e comuni piante da giardino. Prendersi cura di organismi vivi stimola il senso di responsabilità e incentiva la socializzazione. Oltre ad un miglioramento a livello sociale e interazionale, la terapia incrementa l’attività motoria attenuando inoltre fenomeni come stress e ansia.

Scopo primario di questo progetto riabilitativo è quello di rendere un soggetto il più autonomo possibile, rafforzare l’autostima e attribuire nuovi significati alla propria identità per potersi affermare e distinguere all’interno di un gruppo sociale. Naturalmente, al fine di ottenere risultati positivi tramite l’ortoterapia è’ fondamentale seguire percorsi riabilitativi specifici e mirati, sviluppati assieme a figure professionali specializzate nel trattamento di questa forma di disturbo sociale.

Si tratta di una soluzione alternativa e originale che, oltre ad aiutare le persone nel proprio percorso di vita, riavvicina i soggetti alla terra, creando all’interno di una monotona routine momenti privati a diretto contatto con la natura.

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