Polli OGM per combattere il contagio dal virus dell'influenza aviaria

pollo

I pareri sugli organismi geneticamente modificati (OGM) sono discordanti. La domanda è semplice: è legittimo modificare il DNA di un organismo vivente affiché apporti benefici all'essere umano?

Sicuramente si tratta di una domanda a cui non è semplice rispondere ma che sorge spontanea dopo la ricerca pubblicata su Science a seguto di uno studio condotto dalle Università di Cambrige ed Edimburgo.

I ricercatori, infatti, sono riusciti a modificare il codice genetico di alcuni polli al fine di arrestare sul nascere la diffusione dell'influenza aviaria ed in particolare il contagio tra un volatile ed un altro.

Grazie all'inserimento di una particolare molecola nel DNA degli animali, i gli studiosi hanno creato un organismo vivente capace di essere certamente colpito dal virus dell'Influenza Aviaria ma, allo stesso tempo, incapace di trasmetterla ai propri simili e conseguentemente all'uomo.

Le verifiche sul caso sono state effettuate e i riscontri sono stati positivi: si è infatti notato che i pulcini modificati, una volta cresciuti, nonostante fossero comunque esposti al virus H5N1 e al suo sviluppo in malattia, risultavano comunque incapaci di contagiare gli altri pennuti.

Proprio per questo motivo la scoperta è stata indicata come un grande passo avanti nella ricerca, poiché rappresenta una strada sicura per evitare il contagio tra volatili e uomo.

Il virus dell'influenza aviaria colpisce, infatti quasi esclusivamente i volatili benché, come tutti sanno, non sono mancati i contagi nei confronti dell'essere umano: nel 2003 furono oltre 240 le persone uccise dal virus H5N1, saltato dal regno animale a quello dell'uomo.

Proprio per questo motivo, il pollame OGM risulta essere una modalità sicura per scongiurare eventuali e future pandemie, poiché fermando sul nascere un eventuale contagio tra volatili, si evita allo stesso tempo che il virus si modifichi diventando così sempre più potente.

Tuttavia, benché questo nuovo provvedimento possa essere un indiscutibile passo avanti per la salvaguardia della nostra salute, rimane il sottofondo di diffidenza che la quasi totalità di persone nutre nei confronti degli alimenti geneticamente modificati.

Basti prendere alla mano i dati di un'indagine della Coldiretti in merito all'argomento: il 72% degli italiani non vorrebbe un pollo transgenico sulla propria tavola. Sono in molti a credere, infatti, che gli alimenti geneticamente modificati, essendo decisamente 'innaturali', siano poco salutari per il nostro organismo.