Giornata Mondiale dell’Acqua: bilanci, iniziative e riflessioni sul più prezioso bene comune

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Tutto sulla Giornata Mondiale dell'Acqua, dall'istituzione ai preziosi consigli per preservare il bene più prezioso della terra.

Giornata Mondiale dell'Acqua: perché si celebra

"L'acqua è la forza che ti tempra, nell'acqua ti trovi e ti rinnovi", scriveva Eugenio Montale. 

Filosofi, scrittori e poeti hanno da sempre celebrato il loro rapporto con l'acqua in tutte le sue forme, da Talete a San Francesco, da Petrarca a Hesse. Pura, capace di far raffiorare ricordi lieti o tristi, potente forza della natura, ma soprattutto fonte di vita. E così come il mondo della letteratura e dell'arte in generale, il World Water Day si propone di sottolinearne l'importanza e, al tempo stesso, di porre l'accento sulle problematiche che la vedono protagonista, facendo un quadro sulla situazione a livello globale.

Un prezioso momento di riflessione necessario a catalizzare l'attenzione pubblica su questa tematica, su quanto è stato già fatto e su quanto ci sarà da fare. 

Perché si celebra la giornata mondiale dell'acqua

Giornata Mondiale dell'Acqua: quando nasce

La Giornata Mondiale dell'Acqua (World Water Day) è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e indetta per la prima volta nell'anno successivo. Questa ricorrenza era stata prevista all'interno delle direttive dell'agenda 21, risultato della conferenza di Rio.

Ogni anno, il 22 marzo, gli Stati che siedono all'interno dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite vengono invitati a promuovere attività concrete nei rispettivi Paesi. Dal 2005, oltre agli Stati membri, anche una serie di Organizzazioni Non Governative utilizzano questa giornata come momento per sensibilizzare l'attenzione del pubblico sulla critica questione dell'acqua nella nostra era, con occhio di riguardo all'accesso all'acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici.

Ogni tre anni, a partire dal 1997, il World Water Council convoca un World Water Forum (Forum sull’acqua) per raccogliere i contributi e dibattere intorno agli attuali problemi locali, regionali e globali, problemi che non possono essere risolti definire obiettivi e strategie comuni. 

Quando nasce la giornata mondiale dell'acqua

Italia: la questione acqua

L’accesso all’acqua potabile è un diritto umano universale e fondamentale (come affermato dall’ONU il 28 luglio 2010) troppo spesso ignorato. Tutta la popolazione mondiale dovrebbe poter fruire liberamente delle risorse idriche. Si calcola che, a tutt’oggi, un miliardo di persone non abbia accesso ad acqua pulita e questo, solo nel 2000, ha portato alla morte di più di due milioni di persone tra cui soprattutto bambini. Sul tema si dibatte da molto tempo e, nonostante siano stati fatti diversi progressi, la questione rimane ancora aperta.

Purtroppo gli italiani, in questo senso, sono un popolo di ‘spreconi’. Secondo Legambiente, ogni abitante ne usa almeno 152 metri cubi all'anno, molto più di Spagna , Regno Unito e Germania mentre, un dato Istat del 2008, evidenzia come ogni 100 litri di acqua, 47 vengano dispersi a causa di perdite nel sistema di tubature, ne risulta che nonostante l'Italia sia tra i Paesi più ricchi di risorse idriche "abbiamo problemi di scarsità idrica nei mesi caldi, al Sud come anche al Nord" (dal rapporto "Acqua bene comune, responsabilità di tutti" di Legambiente)

Con una corretta gestione dell’acqua, ogni italiano potrebbe avere a disposizione 300 litri di acqua al giorno, quantità assolutamente adeguata, ma purtroppo ciò non avviene a causa di inutili sprechi. Tra le regioni meno attente al risparmio idrico ci sono: Abruzzo, Molise, Puglia e Sardegna.

In conclusione, nel rapporto di Legambiente si legge: "L'acqua in Italia costa troppo poco, negli usi civili come in agricoltura o nell'industria, e per questo se ne consuma troppa. Assicurato l'accesso universale al servizio e la fornitura minima per tutti, il prezzo dell'acqua va fissato tenendo conto che si tratta di un bene scarso, probabilmente destinato a scarseggiare sempre più anche a causa dei cambiamenti climatici, da consumarsi parsimoniosamente, attraverso un sistema tariffario che scoraggi gli sprechi e recuperi risorse per migliorare il servizio".

Be the change: lo slogan del 2023

Ogni anno UN-Water, l’organismo di coordinamento tra Agenzie delle Nazioni Unite per tutte le questioni relative all’acqua, propone per la Giornata Mondiale dell’Acqua un tema incentrato su uno specifico aspetto della preservazione delle risorse idriche. Quello per il 2023 è “Be the Change” ovvero esplorare il valore ambientale, sociale e culturale che le persone attribuiscono all’acqua.

La parola acqua può voler dire molte cose. A casa, a scuola o a lavoro può essere sinonimo di salute, igiene, dignità o produttività. Nei luoghi religiosi e spirituali, invece, potrebbe rappresentare la connessione con se stessi, con Dio o con la propria comunità. Negli spazi naturali, armonia e preservazione. Rimettere al centro le azioni che ognuno di noi può mettere in atto per accelerare e innescare un cambiamento globale e riportare il mondo verso un cammino sostenibile: è questo l'invito che l'UN-Water ha lanciato per l'anno 2023.

Preservare l'acqua: consigli da mettere in pratica

Come non sprecare acqua

Tutti i giorni usufruiamo dell’acqua senza pensare al fatto che, questo, sta diventando un vero e proprio privilegio; senza pensare che nel mondo molte persone sono costrette a percorrere chilometri a piedi per raggiungere la prima fonte di acqua disponibile e di solito si tratta di pozzi da cui sgorga acqua non potabile.

Ecco alcuni accorgimenti che ognuno di noi può adottare al fine di salvaguardare un bene prezioso e comune che merita, senz’altro, il giusto rispetto:

  • Chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti
  • Preferire la doccia anziché il bagno
  • Stare attenti all’acqua utilizzata per lavare i piatti
  • Fare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico
  • Scongelare gli alimenti all'aria, evitando di metterli sotto l'acqua corrente
  • Riparare i rubinetti che gocciolano