Storia dello Space Shuttle: nascita ed epilogo del famoso programma spaziale della NASA

Space_Shuttle_Discovery

Ha viaggiato nello spazio, ha portato l'uomo in orbita intorno alla terra e oltre, ha fatto vivere il sogno del cosmo al genere umano. Parliamo dello Space Shuttle, il più impegnativo programma spaziale statunitense della NASA

Costituito da un sistema di lancio riutilizzabile e da un gruppo di navette spaziali, la costruzione dello Space Shuttle venne teorizzata all’indomani dell’allunaggio, trovando poi concretezza solo alla fine degli anni ’70. Fu nel 1976, infatti, che il primo prototipo, non destinato a missioni spaziali vide la luce nelle officine della NASA. 

Formato dall’unione di tre diverse componenti, lo Space Shuttle è stato pensato come l’agglomerato di elementi separabili. In effetti è solo il cosiddetto Orbiter a raggiungere lo spazio con a bordo gli astronauti. Gli altri due componenti, ovvero i due booster a propellente (per la spinta iniziale) e il serbatoio esterno (per alimentare i motori) vengono sganciati dopo l’utilizzo. In questo modo ciò che rimane dello Shuttle altro non è che un satellite. Ecco perché, al ritorno sulla Terra l’Orbiter affida la propria incolumità alla forza frenante dell’atmosfera e al costoso rivestimento termico che impedisce alla navicella di prendere fuoco a causa del riscaldamento da attrito. L’atterraggio avviene quindi senza l’ausilio della propulsione, trasformando lo Shuttle in una sorta di aliante.

Dopo il 1976 e la costruzione del primo prototipo passeranno ancora cinque anni prima che lo Shuttle affronti il primo volo inaugurale nello spazio. L’onore venne riservato alla navicella denominata Columbia che, il 12 Aprile 1981, intraprese la sua prima missione spaziale la cui durata ammontò a due giorni.

In seguito al lancio della Columbia furono molte le navicelle che partirono alla volta dello spazio: il 1983 fu la volta del Challenger, utilizzato per immettere in orbita il TDRSA. Un satellite delle telecomunicazioni. Il Discovery, invece, vide lo spazio per la prima volta nel 1985, e l’Atlantis nel 1986.

Il 1986 fu però un anno funesto: il successivo lancio del Challenger fu infatti caratterizzato da un grave incidente. Subito dopo la partenza la navetta si disintegrò a seguito di un’esplosione durante la quale persero la vita tutti i membri dell'equipaggio.

Quello del Challenger non fu, purtroppo, un episodio isolato: il mondo assistette ad un nuovo incidente molti anni dopo quando, nel 2003, la navicella Columbia, a soli 60 km di altezza, esplose nelle fasi di rientro.

Nonostante i sopracitati incidenti lo Space Shuttle si è visto protagonista di trent’anni di onorato servizio durante i quali sono state portate a termine missioni scientifiche e militari. Tuttavia è arrivato il momento che anche questo famoso programma spaziale vada in pensione. E’ proprio nel 2011 che, al termine dei lavori sulla Stazione Spaziale Internazionale, l’intero sistema è sato ritirato dal servizio

Le quattro navicelle rimanenti, però, non sono state distrutte: dopo tanto lavoro potranno godere del meritato riposo tra le tranquille mura in quattro diversi musei: il Discovery andrà al National Air and Space Museum di Washington, l'Endeavour al California Scienze Center, l'Atlantis al Kennedy Space Center ed infine il protipo mai lanciato in orbita  all'Intrepid Sea, Air and Space Museum di New York. In tutti questi luoghi gli appassionati di spazio e cosmo potranno scoprire da vicino i segreti che hanno segnato la storia dell'uomo.