Cicloturismo: una vacanza economica e sostenibile per scoprire l’Italia e l’Europa

bicicletta

Ma dove vai bellezza in bicicletta…” cantava Silvana Pampanini; forse perché, davvero, pedalare è oggi ritenuta una formula per il benessere psico-fisico.
Questo toccasana può essere praticato anche in vacanza con il cicloturismo.
C’è chi lo sceglie  perché ritiene impossibile separarsi dalla sua bicicletta e chi, invece, “succube” dell’automobile durante l’anno, in vacanza non può fare a meno di staccare dal rombo dei motori e dall’odore di smog, anche se quest’ultimo caso è molto più raro.

Perché la bici? Viaggiare in questo modo è particolarmente economico e alternativo per visitare e vedere luoghi in cui non si è mai stati.
Il cicloturismo, infatti, è considerato una vera e propria forma di turismo praticata in bicicletta, la quale accomuna tutte quelle persone che denotano una certa sensibilità e rispetto nei confronti dell’ambiente e della natura, e lottano per far si che l’impatto ambientale si riduca notevolmente anche in vacanza e durante un lungo viaggio.

Certo, probabilmente le comodità non sono quelle di un soggiorno in un hotel quattro stelle, ma i risvolti positivi sono molti: rilassarsi, godersi il panorama, entrare in contatto diretto con il territorio e, fondamentale, viaggiare lentamente senza stressarsi troppo cronometrando il tempo disponibile.
Il cicloturismo, però, non è per tutti; o almeno non è per chi non riesce ad adattarsi a certe situazioni. Viaggiare pedalando vuol dire anche imbattersi in qualche imprevisto, che però, se preso in termini di avventura, non può che aggiungere suspense.

Esistono anche diverse associazioni che progettano itinerari specifici come la ECF (European Cyclists' Federation), a favore di queste organizzazioni è anche stata progettata EuroVelo, ovvero una mappa di itinerari ciclistici.
Un sito guida è quello di “Viaggiare in bici”, molto utile per chi vuole partecipare ad un’esperienza del genere per la prima volta, e non, con gruppi organizzati. Inoltre, spiega molto bene lo spirito dinamico del vero cicloturista, che ama la libertà e coglie l’opportunità di conoscere nuove persone.
Ad ogni itinerario viene attribuito un titolo ed una descrizione come “Isola d’Elba in bici- fra mare e monti”, 4 giorni e tre notti alla scoperta dell’isola più grande dell’arcipelago toscano con un entroterra di piccole salite ed un mare bellissimo.

Libertà decisionale su che velocità tenere, in base alla propria forma fisica, e come pedalare, da soli o in compagnia; l’importante è: bagagli leggeri, niente zaino e tanta passione.