Mercato automobilistico: la crisi e l'importanza della corretta valutazione dell'usato

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Non è possibile stabilire con assoluta precisione quando è stata inventata, eppure il fatto che abbia rivoluzionato il nostro modo di vivere e di spostarci è innegabile. Stiamo parlando dell’automobile, un’invenzione che fa la sua prima comparsa nel XIX secolo per passare, da status symbol destinato a pochi, a uno dei mezzi di trasporto più diffusi al mondo.

E infatti il mercato automobilistico è stato un settore che ha raramente conosciuto flessioni negative. Il boom economico a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 ha reso questo mezzo un bene accessibile ai più. Eppure, dai primi anni 2000 si è assistito a una vera e propria crisi di settore: complice la crisi economica, il mercato automobilistico ha subito una drastica battuta d’arresto dalla quale le grandi aziende produttrici cominciano a riprendersi solo oggi. Basti pensare che se nel 2000 in Italia si sono vendute quasi 2,5 milioni di automobili, nel 2013 si gli esemplari immatricolati sono stati solo 1,35 milioni.

In sintesi, le auto si vendono sempre meno e l'età dei media veicoli che vediamo per le strade aumenta: se nel 2007, infatti, la vita di media di un’auto si aggirava intorno agli 8 anni, nel 2013 l’età media ha superato i 10.

Questo andamento negativo ha ovviamente intaccato il mercato nel nuovo in maniera massiccia, influendo negativamente anche su quello dell'usato: i passaggi di proprietà sono diminuiti, anche se in modo minore rispetto alle immatricolazioni. Il quadro, quindi, appare chiaro: se da un lato si tende a rimandare l'acquisto di un automobile facendo vivere più a lungo quella che già si possiede, quando arriva il momento di cambiare l'auto la ricerca si sposta in misura maggiore verso l'usato.

In un contesto come quello descritto, fatto di acquisti oculati e compravendita dell'usato, quando arriva il momento di acquistare un veicolo (nuovo o usato che sia), è decisamente importante valutare al meglio quello che già si possiede così da capire se sia più opportuno rottamarlo o rivenderlo, così da investire il ricavato nell'acquisto di un nuovo mezzo.

Valutare la propria auto non è mai semplice: i listini prezzo tradizionali possono essere uno spunto, ma appaiono spesso incompleti e di scarso aiuto. A giocare un ruolo decisivo, infatti, non sono solo marca, modello e data di immatricolazione: una valutazione quanto mai vicina alla realtà deve tenere conto di altri fattori, quali i chilometri effettivamente percorsi, gli eventuali difetti e "ammaccature", nonché gli optional in essa contenuti. Le strade percorribili sono due: rivolgersi a un concessionario che tratta l'usato così da affidargli il nostro veicolo o andare alla ricerca dei più diversi servizi online di settore. Un esempio è senza dubbio Noicompriamoauto.it, un ottimo sito che, oltre a far incontrare agevolmente domanda e offerta, propone altresì un servizio gratuito di valutazione dell'automobile usata.

E’ proprio la valutazione dell’usato, quindi, a diventare la parola chiave della perfetta compravendita.

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