Pasqua e tradizione gastronomica: le origini della Torta Pasqualina, della Colomba e delle Uova di Cioccolato

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Festività cristiana con cui si celebra la resurrezione di Gesù, la Pasqua è una delle tradizioni religiose più importanti dell'anno, durante la quale le famiglie si riuniscono intorno a tavole riccamente imbandite. In effetti, oltre a essere un momento eminentemente religioso, la Pasqua vanta anche una lunga tradizione gastronomica costituita da ricette particolari, piatti caratteristici e dolciumi tipici i cui ingredienti vengono tramandati da secoli. 

Ma vediamo nello specifico quali sono questi piatti e dove si colloca la loro origine.

Cominciamo con la Torta Pasqualina, irrinunciabile piatto rustico tipico del pranzo domenicale di Pasqua. Si tratta di una torta salata di cui se ne attesta l'esistenza fin dal XV secolo. Specialità eminentemente genovese, l'etimologia del suo nome deriva essenzialmente dal periodo in cui si soleva prepararla, ovvero proprio quello pasquale. Un piatto che, se oggi viene considerato 'rustico', in origine rappresentava un vero e proprio piatto pregiato e 'da occasione speciale', poiché al suo interno si ritrovano ingredienti allora molto costosi, quali le uova e i formaggi. Il ripieno, poi, era inizialmente ricavato a partire dalle bietole, verdura a buon mercato.

Il rivestimento della Torta Pasqualina, allora come oggi, viene ottenuto lavorando fogli di pasta che, per tradizione, devono essere trentatré, come gli anni di Gesù.

La parte del leone nella gastronomia tradizionale di Pasqua, la fanno tuttavia i dolci, ovvero la Colomba e le Uova di Cioccolato

Simbolo di pace e fratellanza nell'iconografia cristiana, la Colomba Pasquale sembra vantare origini molto antiche, la cui veridicità oggi si perde però nella leggenda. Si narra, infatti, che questo tipico dolciume risalga all'epoca medioevale quando i Barbari, capitanati dal Re Alboino, scesero in Italia al fine di conquistare Pavia. Un assedio che dura tre anni e che termina con la resa della città lombarda proprio il giorno di pasqua dell'anno 572. Quando Re Alboino entrò in città ad andargli incontro fu un artigiano che recava in dono quattro particolari pani a forma di colomba: essi furono talmente apprezzati dal Re che promise di rispettare la città e i suoi abitanti.

Tuttavia il vero e proprio dolce simbolo della Pasqua odierna è senza dubbio l'Uovo di Cioccolato, apprezzato in ogni dove e capace di mettere d'accordo grandi e piccini. La tradizione del cioccolato, tuttavia, è subentrata in epoca piuttosto recente, poiché in origine ad essere donate ad amici e parenti erano uova vere, decorate o dorate.

Ma perché proprio l'uovo? L’atto di donare le uova, infatti, non è proprio solamente della tradizione cristiana: lo ritroviamo infatti addirittura prima della nascita del sopracitato culto. In effetti col sopraggiungere della primavera erano molte le popolazioni antiche che si scambiavano tale alimento in regalo. Tra di essi troviamo i greci, gli egizi, i persiani e addirittura gli abitanti della Cina antica. Figura marcatamente simbolica già in molte credenze antecedenti al culto cristiano, le uova rappresentavano una sorta di rinascita della natura nel passaggio dall'inverno alla primavera. Sopraggiunta la fede cristiana e rielaborate le tradizioni pagane, l'uovo divenne simbolo della rinascita dell'Uomo per eccellenza, ovvero Gesù. E se fino al secolo scorso il regalo da scambiare con amici e parenti consisteva uova vere ma decorate, è forse nel corso dell'ultimo secolo che è stato introdotto l'uso del cioccolato.