Turismo enogastronomico: un viaggio alla scoperta delle tradizioni culinarie locali

pasta

Viaggiare non solo per scoprire paesaggi inediti e patrimoni artistici, ma anche per conoscere e soprattutto assaporare la tradizione culinaria locale. Tendenza in forte crescita, il turismo enogastronomico è ormai parte integrante del concetto attuale di viaggio. Un concetto che oggi vediamo emanciparsi dalla sua versione più classica per arrivare ad abbracciare un patrimonio molto più variegato di tesori. 

Il turismo enogastronomico può essere applicato in ogni zona del mondo, soprattutto in questo particolare periodo storico in cui è l’etnico a farla da padrone. Ma è senz’altro la nostra penisola uno dei luoghi più adatti a fare del buon cibo un vero e proprio motivo di vanto. L’Italia, culla della cucina mediterranea, è ovunque apprezzata nel suo aspetto puramente gastronomico. Accanto, quindi, all’immenso patrimonio artistico e naturale, anche la cucina acquista la sua piena dignità turistica.

Realtà affermata già in diverse zone d'Italia, il turismo enogastronomico si dipana intorno a percorsi che vanno a stuzzicare gusto e palato dei turisti: accanto alla classica visita ai monumenti e alle bellezze naturali si affianca il pieno appagamento del gusto attraverso la degustazione dei prodotti tipici del luogo.

Sintesi di questa nuova linea turistica la si ritrova senza ombra di dubbio nell'agriturismo: immerso nella natura, oltre ad offrire un punto d'appoggio per la visita alle bellezze circostanti, l'agriturismo offre sovente la possibilità di consumare prodotti agroalimentari la cui produzione avviene in loco.

Oltre al più classico agriturismo, però, non possiamo non nominare le cantine, le birrerie, i caseifici e le distillerie, che ora diventano vere e proprie mete irrinunciabili con le quali arricchire il proprio viaggio.

Ogni località potrà quindi offrire ai visitatori il proprio prodotto di punta, attraverso il quale ogni persona avrà la possibilità di scoprire tradizioni centenarie attraverso il buon cibo.

Troveremo quindi il Pistacchio a Bronte, le noci a Sorrento, il lardo a Colonnata, le mozzarelle ad Agnone, il Chianti in Toscana e così via.

La valorizzazione turistica, infatti, non deve assolutamente prescindere da queste vere e proprie ricchezze: scoprire una località anche dal punto di vista culinario può infatti rendere un viaggio realmente indimenticabile, così come una gita fuori porta o un semplice week end.