Quali errori hanno contribuito al naufragio del Titanic?

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La tragedia del Titanic si poteva evitare? Potevano essere salvate più vite? Domande, queste, alle quali molti hanno tentato di dare una risposta all'indomani di quello che è diventato il naufragio più famoso della storia della navigazione.

Secondo alcuni, dalla progettazione della nave alla conduzione in mare della stessa, sono stati molti gli errori che hanno contribuito al naufragio del transatlantico.

Per quanto riguarda gli errori di costruzione, pare che le paratie (barriere antiallagamento) fossero state costruite più basse del normale così da ricavare più spazio da dedicare alle cabine; dopo la collisione con l'iceberg e la conseguente apertura della falla sullo scafo, l'acqua riuscì facilmente a passare da un compartimento all'altro velocizzando così l'inabissamento del transatlantico.

Stando alla ricostruzione della dinamica della tragedia, anche gli errori di navigazione furono molti. Per quanto riguarda la rotta, in effetti, si dice che l'equipaggio ignorò molti segnali sul pericolo ghiaccio e la rotta fu modificata troppo tardi. Inoltre è controversa anche la questione sulla velocità: sembra che al Capitano Smith fosse stato raccomandato di spingere i motori al massimo e di procedere a velocità sostenuta. La velocità, unita al buio della notte, fecero avvistare troppo tardi l'iceberg e la collisione fu così inevitabile.

Anche le manovre di salvataggio non furono esenti da errori tanto che, probabilmente, se condotte in maniera diversa sarebbero state molte di più le vite messe in salvo. Se è vero che le scialuppe a bordo potevano contenere molte meno persone rispetto a quelle presenti a bordo, è altrettanto vero che esse non furono riempite al massimo e calate in mare con molti posti ancora liberi.