Perché l’Italia centrale è a più alto rischio sismico?

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L’Italia è una delle zone maggiormente colpite da terremoto del Mediterraneo. Il motivo? La sua particolare posizione geografica, nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica.

Ad elevato rischio sismico è, in particolare, la zona del Centro Italia: qui, infatti, si localizzano diverse faglie o strutture sismogenetiche attive. Per lunghi periodi movimento delle faglie può essere quasi impercettibile, con terremoti di bassa magnitudo che danno origine alla cosiddetta “sismicità di fondo”. A volte, però, il movimento si scarica con forza maggiore perché il tratto di faglia che si rompe è più grande.

Quella dell’Italia centrale è una zona ad elevata sismicità storica. In questa zona i grandi terremoti sono attesi e noti fin dal Dodicesimo secolo. Tristemente famosa è la serie dei 3 terremoti del 1639, 1646 e 1703.

Il massimo terremoto locale è datato 7 ottobre 1639 (Amatrice, Io 9-10 MCS, Mw 6.2). Il sisma devastò Amatrice e le località circostanti (Montereale, Accumoli e contado aquilano) con caratteristiche che ricordano in maniera impressionante il terremoto del 2016.

Quello del 1639 potrebbe essere considerato un gemello del terremoto che il 24 agosto del 2016 ha colpito ancora la cittadina.