Chi sono i Foreign Fighters?

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Quando si parla di Isis e Stato Islamico non si può fare a meno di nominare i Foreign Fighters, letteralmente "combattenti stranieri".

I Foreign Fighters sono coloro che, pur non appartenendo geograficamente ai paesi nei quali è nato il Califfato, decidono di affiliarsi allo Stato Islamico abbracciandone ideologie e metdodi di combattimento a promessa di una vita migliore in uno stato che promette giustizia sociale e benessere.

E' molto difficile fare un ritratto univoco delle persone che decidono di affiliarsi allo Stato Islamico, tanto è varia la loro provenienza: i Foreign Fighter provengono sia dagli strati più bassi della società che da famiglie benestanti, i loro livelli di istruzione sono diversi e l'arruolamento avviene sia tra musulmani (di prima, seconda o terza generazione che vivono in occidente) che tra i cosiddetti "convertiti dell'ultimo minuto". Ma cosa accomuna tutte queste persone? Perché decidono di arruolarsi per combattere una guerra che non è la loro?

Probabilmente i Foreign Fighters trovano nell'Isis un'ideologia forte, un motivo per cui combattere, nonché la prospettiva di una nuova vita in cui possano affermarsi anche dal punto di vista personale.

Esemplare è la storia del primo ragazzo statunitese morto combattendo per lo Stato Islamico: Douglas Mc Arthur McCain, un ragazzo americano che a vent'anni si converte all'Islam e al Jihaidismo per ingrossare le fila dei combattenti islamici per poi morire in nome del suo nuovo ideale.

I Foreign Fighters si identificano con la Jihad, spesso per dare un senso alla propria esistenza: dall'Europa (e non solo) partono per l'addestramento in Medio Oriente per poi far ritorno e, spesso, colpire il mondo dal quale provengono.

La Jihad, quindi, diventa per i Foreign Fighters una ragione di vita tanto da identificarsi in una lotta una vera e propria identificazione per la quale sono disposti a combattere, a costo di sacrificare la propria vita.

Attualmente risulta molto difficile controllare il fenomeno, soprattutto perché l'opera di proselitismo non avviene solo nei luoghi fisici. La propaganda si fa anche e soprattutto sul web, e in modo costante.

Stando alle ultime stime, si pensa che i Foreign Fighters siano circa 20000 e di provenienza molto varia. Non solo Nordafrica e Medio Oriente, ma anche Europa e Russia.

Foto: iltempo.it