Pierre-Auguste Renoir

Tra i principali esponenti dell'impressionismo, Pierre-Auguste Renoir (Limoges 1841 - Cagnes 1919) esordì come decoratore di stoffe e ventagli.

Trasse un forte impulso verso il lavoro all'aperto dall'amico Monet, che lo indusse a schiarire la tavolozza (La Grenouillère, 1869, Stoccolma, Nationalmuseum, e Winterthur, fondazione Oskar Reinhart) e a praticare quella divisione dei colori che fu una conquista dell'impressionismo.

Il pieno periodo impressionista

In quello che è considerato il pieno periodo impressionista di Renoir (1870-81 ca.) il tessuto cromatico delle sue opere si fa più vivace e vibrante e la materia del motivo esterno si dissolve sempre più nelle masse e nei flussi di colore (Sentiero fra le erbe, Parigi, Musée d'Orsay). Insuperabile nella resa delle figure femminili, specie nei nudi immersi nella luce che ne modella le forme (Torso di donna al sole, Parigi, Musée d'Orsay), Renoir fu poeta acuto e sensibile della vita quotidiana e colse gli aspetti difformi del mondo parigino: dai frequentatori dei vivaci balli popolari all'aperto (Al Moulin de la Galette, 1878, Parigi, Musée d'Orsay) all'elegante pubblico dei teatri (Il palco, 1874, Londra, Courtauld Institute of Art, presentato alla prima mostra degli impressionisti). Numerosi in questo periodo anche i ritratti, caratterizzati dalla semplicità della figura e dalla resa immediata della forma, in cui si fondono luce, colore e ambiente (Donna che legge, 1874; Madame Charpentier, 1876-77, entrambi a Parigi, Musée d'Orsay). Del 1879 è una delle opere-manifesto dell'impressionismo: I canottieri a Chatou (Washington, National Gallery), seguita, due anni dopo, dal celebre La colazione dei canottieri (1881, Washington, Phillips Collection).

Il periodo "ingresco" o "agro"

Nuovi impulsi derivarono all'artista dai viaggi ad Algeri e in Italia (1881-82): fu infatti in questo periodo che, pur non rinnegando i principi dell'impressionismo, egli sentì la necessità di una riflessione più accentuata sulla struttura interna del dipinto e sui valori plastici della forma volgendosi in tal modo al recupero della tradizione classica. Ebbe così inizio il periodo definito "ingresco" o "agro" (1883-90), in cui la sua pittura si fece sempre più liscia, minuziosa ed esatta, con una chiara predilezione per i toni freddi, per il disegno e la linea che definisce le forme (Le bagnanti, ca 1884-87, Filadelfia, collezione privata). L'ultima fase della vita segnò un ritorno al suo peculiare colorismo: accanto a nature morte e paesaggi (All'Estaque, 1882; Boston, Museum of Fine Arts), tema preferito fu ancora il nudo femminile (Le bagnanti, 1918-19, Parigi, Musée d'Orsay).