Introduzione ai viventi: principi di classificazione

La classificazione degli organismi

Viene chiamata sistematica, o tassonomia (dal greco táxis: ordinamento), la scienza che studia i criteri di classificazione degli organismi viventi secondo uno schema basato su una serie di categorie sistematiche, o táxa (singolare táxonLe sette categorie principali sono, in ordine gerarchico decrescente: regno, phylum (per gli animali) o divisione (per le piante e i funghi), classe, ordine, famiglia, genere e specie.

Ciascuna categoria sistematica superiore comprende tutte quelle inferiori (come se fossero "scatole cinesi"): così, il regno comprende numerosi phyla, ogni phylum più classi, ogni classe più ordini ecc., fino ad arrivare alle singole specie.

  La nomenclatura binomia

Un organismo è identificato quando viene indicato a quale specie, genere, famiglia, ordine, classe, phylum (o divisione) esso appartiene. In pratica, però, per l'identificazione di un organismo si ricorre alle due categorie inferiori: il genere e la specie. Il nome scientifico di un organismo è infatti indicato per mezzo della nomenclatura binomia ideata nel '700 da Linneo. Questa nomenclatura è costituita da due nomi latini: il primo designa il genere, scritto per convenzione in maiuscolo, il secondo designa la specie, scritto in minuscolo. Così, il lupo è Canis (genere) lupus (specie), il cane Canis (genere) familiaris (specie), l'uomo Homo (genere) sapiens (specie).

Il nome di un nuovo genere o di una nuova specie viene assegnato nel corso di congressi scientifici internazionali, secondo diversi criteri: può essere il nome classico, tramandato dagli antichi greci o latini; può derivare dal nome dello scopritore; oppure indicare una caratteristica dell'esemplare.

La nomenclatura binomia viene usata come riferimento internazionale per superare la confusione che si crea con la varietà dei nomi con cui ciascuna lingua, e quasi ogni dialetto, designa nell'uso comune i diversi animali e piante.