La struttura del settore

La struttura del settore può essere analizzata in termini di: a) grado di concentrazione; b) dinamiche dei costi; c) barriere all'entrata.

Concentrazione

Per concentrazione si intende qui il grado in cui un settore industriale è dominato dalle imprese più grandi. In questo senso, la concentrazione è misurata da vari indici, tra i quali l'indice di Herfindahl . La concentrazione può essere favorita o ostacolata dalle leggi nazionali e dalle norme comunitarie.

Dinamiche dei costi

La concentrazione è favorita dalle economie di scala, ossia dalla diminuzione dei costi unitari all'aumentare del volume di produzione. Inoltre, al protrarsi di una produzione nel tempo, possono registrarsi diminuzioni dei costi legate al compimento di processi di apprendimento.

Barriere all'entrata

Si definiscono barriere all'entrata le circostanze che rendono onerosa, o impossibile, l'entrata in un settore da parte di nuove imprese e garantiscono, a quelle in esso operanti, profitti superiori a quelli che si registrerebbero in loro assenza. Si concretizzano in costi che devono essere sostenuti dalle imprese entranti ma non da quelle già attive. Tra le cause di queste asimmetrie si distinguono: a) vincoli istituzionali (monopoli legali, albi professionali, licenze, brevetti); b) differenziazione del prodotto, che, accompagnata dalla fedeltà di marca, costringe i potenziali entranti a impegnarsi in costose campagne pubblicitarie o in politiche di prezzo poco remunerative; c) vantaggi di costo in termini assoluti: possono dipendere da diverse cause tra cui, in particolare, la disponibilità di brevetti, l'esperienza del personale, il controllo dell'offerta di materie prime (possibile, per esempio, per l'elevato potere contrattuale delle grandi imprese o per l'integrazione verticale con i fornitori), il migliore accesso ai finanziamenti (i capitali di prestito sono meno costosi per imprese già avviate e quindi meno rischiose); d) fabbisogno iniziale di capitali: oltre a essere oneroso può essere difficile ottenere finanziamenti per investimenti ingenti e rischiosi (questo tipo di barriera appare meno rilevante nel caso di entrata incrociata, cioè di un'impresa già operante in altri settori); e) economie di scala: la loro presenza costituisce una barriera all'entrata in quanto permette alle imprese operanti di fissare un prezzo limite che consente di ottenere profitti senza rendere appetibile l'entrata nel settore. La presenza di economie di scala viene in questo caso utilizzata come variabile strategica e permette alle imprese operanti di minacciare una riduzione del prezzo di vendita a livelli non remunerativi per i potenziali entranti. I risultati dei modelli che studiano la fissazione dei prezzi come deterrente strategico dipendono strettamente dalle ipotesi circa il comportamento delle diverse imprese.

La struttura del settore determina in larga misura il comportamento dell'impresa, ma ciò non esclude, entro certi limiti, un'influenza in senso contrario, ossia del comportamento dell'impresa sulla struttura del settore.