Management e scelte ottimali

Le attività di management richiedono l'adozione di scelte ottimali? La possibilità di giungere effettivamente a decisioni razionali venne analizzata in ambito amministrativo da J.G. March e da H. Simon che definirono le condizioni necessarie affinché una scelta possa dirsi ottimale da un punto di vista razionale: 1) innanzitutto il soggetto che deve prendere le decisioni in ambito manageriale deve poter disporre di tutte le informazioni necessarie alla conoscenza di ogni possibilità di scelta disponibile; 2) lo stesso soggetto deve poter conoscere ogni conseguenza associata a ciascuna possibilità decisionale; 3) inoltre tale soggetto deve disporre di una scala delle preferenze relativa a ogni scelta strategica in modo tale da attribuire a tutte le possibilità una funzione di scelta; 4) infine il soggetto deve scegliere effettivamente la strategia aziendale che conduce verso l'obiettivo prestabilito.

Nella realtà accade però, generalmente, che il manager non disponga di tutte le informazioni per poter effettivamente procedere a una scelta razionale; si trova infatti raramente in presenza di condizioni di certezza, e in genere opera in condizioni di incertezza, in presenza di un fattore di rischio. Di conseguenza, difficilmente il manager adotta una scelta ottimale, ma agisce in base a criteri cosiddetti di razionalità limitata. Se da un lato l'impossibilità di pervenire a decisioni manageriali rigorosamente razionali può limitare il ruolo del management, dall'altro proprio in questa difficoltà risiede la capacità del management di valutare il rischio e l'opportunità di scegliere le strategie più adeguate al raggiungimento dei fini aziendali.