Il soggetto economico

L'impresa è al centro di una molteplicità di rapporti con prestatori di lavoro, clienti, fornitori, banche, autorità pubbliche ecc. Nella gestione della sua attività è costretta a prendere decisioni complesse e rischiose che modificano questi rapporti. Ma in nome di chi l'impresa adotta tali decisioni? In altre parole, chi è il soggetto economico? E chi in concreto decide? Il soggetto economico dell'impresa si identifica solitamente nei portatori di capitale proprio, ossia nei proprietari, soci, shareholder, quelli che un tempo si definivano semplicemente "capitalisti".

 

I proprietari, gli azionisti

Le attese degli shareholder nei confronti dell'azienda riguardano essenzialmente: a) una remunerazione monetaria legata al successo dell'attività dell'impresa (più altre remunerazioni monetarie saltuarie di carattere secondario); b) la conservazione del valore del capitale in termini di potere d'acquisto.

Le decisioni adottate dall'impresa non devono tuttavia pregiudicare i legittimi interessi dei numerosi soggetti esterni con i quali, nello svolgimento della sua attività, essa entra in contatto: dai propri dipendenti, ai fornitori, ai clienti, ai concorrenti, alla collettività nel suo insieme.

L'interesse dei proprietari non è in contraddizione con il fatto che l'impresa, dal punto di vista sociale, si giustifichi in quanto produttrice di beni e di servizi secondo i criteri di economicità e con un forte orientamento al cliente (azienda customer oriented). Infatti, è solo operando in questo modo che si rende possibile remunerare il capitale e il lavoro.

 

I lavoratori

Di regola, gli interessi dei conferenti il capitale di rischio, nelle società democratiche contemporanee, trovano un punto di incontro con quelli dei lavoratori dipendenti, in quanto solo in presenza di un buon andamento dell'impresa i lavoratori possono aspettarsi una remunerazione adeguata, la stabilità del posto di lavoro e condizioni lavorative dignitose. D'altra parte, solo se i prestatori di lavoro godono di condizioni economiche e lavorative soddisfacenti i conferenti di capitale proprio possono contare sulla fedeltà dei lavoratori e sulla loro adesione ai piani dell'impresa.

Di conseguenza, alcuni autori, specie di formazione non anglosassone, includono nel "soggetto economico" dell'impresa un'altra classe di portatori di interessi, quella dei lavoratori dipendenti. Le attese dei lavoratori dipendenti nei confronti dell'impresa si possono sintetizzare come segue: una retribuzione periodica, un'occupazione durevole, un contributo alla previdenza e all'assistenza, condizioni di lavoro tali da non compromettere la salute e la dignità, libertà di dimissioni, procedure regolate di licenziamento.

In quanto componente del soggetto economico i lavoratori dipendenti spesso rivendicano la partecipazione diretta o indiretta alla definizione delle modalità di svolgimento del lavoro e il concorso al governo economico dell'impresa o al suo controllo.

La normativa di molti paesi, compresa l'Italia, prevede che alle decisioni fondamentali dell'impresa partecipino organi e persone diversi da coloro che conferiscono capitale proprio. Basti pensare alla Germania, dove sono in vigore norme che contemplano il diritto dei prestatori di lavoro a partecipare al governo delle imprese.

 

Altri portatori di interessi

Tra gli altri portatori di interessi nei confronti dell'impresa, possono talvolta essere considerati parte del soggetto economico anche i creditori e i fornitori, per esempio nel caso in cui il creditore sia una banca per la quale il finanziamento dell'impresa costituisce un rischio elevato, oppure nel caso in cui fornitore e cliente altamente specializzati condividano lo stesso rischio. In questi casi, solitamente il soggetto economico si estende a tutti coloro che condividono il rischio.