Il catching up

È stato osservato che i paesi che si sono industrializzati in ritardo sono in grado di innovare più velocemente e questo perchè l'apprendimento e l'imitazione sono meno costosi e più agevoli che produrre nuove scoperte. Questo fenomeno è indicato con l'espressione catching up (dall'inglese: cattura; vedi fig. 15.3) che indica l'incremento del reddito nazionale dei paesi caratterizzati da una bassa produttività (generalmente paesi in via di sviluppo) e quindi il loro conseguente avvicinamento alle economie appartenenti alla cosiddetta TFA (Technology Frontier Area), definita come l'insieme delle regioni in cui viene utilizzata la più avanzata tecnologia esistente. In questo senso la distanza tra i paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo può essere interpretata come una opportunità che questi ultimi possono sfruttare; si parla infatti di “vantaggio della arretratezza”. In questa ottica, maggiore è la distanza in termini tecnologici tra due paesi, maggiore è l'incentivo per il paese meno avanzato ad approfittare di questa opportunità e, a parità di altre condizioni, maggiore è il trasferimento tecnologico internazionale. Questa idea fu applicata in particolare da Veblen (1915) per spiegare la relazione Inghilterra-Germania e fu ripresa da Gerschenkron (1962), che la estese includendo Francia, Italia e Russia.