Le asimmetrie informative

Casi interessanti di fallimento del mercato nascono dalle asimmetrie informative: situazioni nelle quali ad alcuni agenti sono noti elementi non noti ad altri. È opportuno distinguere tra le asimmetrie informative concernenti il prezzo e quelle concernenti la qualità del bene oggetto di scambio.

L'imperfetta informazione dei consumatori sul prezzo consente la contemporanea esistenza di prezzi diversi per uno stesso bene. Questa idea è alla base dei modelli di ricerca sequenziale: se un consumatore conosce la distribuzione dei possibili prezzi, ma non il prezzo specificamente associato a ciascuna impresa, la sua strategia ottima è la visita in sequenza di imprese scelte casualmente, alla ricerca di un prezzo accettabile: la soglia di accettabilità dipenderà dal costo della visita, ossia dal costo di acquisizione dell'informazione. Se tale costo è diverso per ogni consumatore, si può concludere che le imprese che praticano prezzi “alti” servono clienti con alti costi di ricerca. In conclusione, l'ignoranza dei consumatori consente comportamenti monopolistici, e l'asimmetria informativa danneggia l'operatore non informato.

Lo studio sistematico delle asimmetrie informative concernenti la qualità si fa solitamente risalire a un lavoro di G. Akerlof, nel quale si analizza – come esempio significativo – un mercato in cui si scambiano automobili usate la cui qualità è nota solo ai venditori. Essendo la qualità indistinguibile per gli acquirenti, ciascun bene deve essere venduto allo stesso prezzo: tale prezzo può però risultare sufficientemente elevato da incentivare la vendita di “bidoni” (lemons) e, al contempo, tanto basso da disincentivare la vendita di beni di buona qualità. Il principio che ne discende (lemons principle) è che la cattiva qualità tende a scacciare dal mercato la buona.

Selezione avversa e azzardo morale

L'analisi del ruolo delle asimmetrie informative sulla qualità ha messo in luce una serie di importanti meccanismi di mercato, a cominciare dalla cosiddetta selezione avversa: l'asimmetria informativa opera una selezione della qualità che privilegia quella inferiore (poiché i venditori di buona qualità lasciano il mercato, la qualità media presente sul mercato stesso diminuisce). Qualora la qualità del bene non sia data (come in questo caso), ma oggetto di scelta (non osservabile all'esterno) da parte del singolo agente, opera un meccanismo noto come azzardo morale. Questo è tipico delle relazioni contrattuali bilaterali, in cui la remunerazione di una delle parti dipende dalle azioni non osservabili intraprese dall'altra: per esempio, il profitto ottenuto dall'imprenditore può dipendere dall'impegno (da lui non osservabile) profuso dal lavoratore sul posto di lavoro; oppure, l'equilibrio dei conti della compagnia assicuratrice può venire a dipendere dal comportamento più rischioso assunto dall'assicurato in virtù dell'assicurazione.