La psicologia

Nel trattato Sull'anima Aristotele spiega che tutti gli esseri viventi hanno come forma e causa del loro movimento un'anima (psyché): nelle piante essa è principio delle funzioni vegetative (nutrizione e riproduzione) e si chiama anima vegetativa; negli animali è principio anche delle funzioni sensitive (percezione, desiderio e movimento locale) ed è l'anima sensitiva; negli uomini è principio anche delle funzioni intellettive (pensiero e volontà) ed è l'anima intellettiva.

La conoscenza umana ha inizio sempre dalla percezione delle forme sensibili: all'interno di queste l'intelletto scopre le forme, cioè le essenze, le strutture intelligibili dei vari enti, mediante un processo complesso dal particolare al generale, chiamato "induzione". L'intelletto prima di apprendere le forme è in potenza rispetto a esse, ma nel momento in cui le apprende si identifica in atto con esse. Chi fa passare l'intelletto umano dalla potenza all'atto è un "intelletto attivo", in atto da sempre, che Aristotele dichiara immortale, anzi eterno, ma non identifica ulteriormente.