Le condizioni socio-politiche

La maturazione di precise situazioni storiche e socio-politiche ha contribuito alla nascita della filosofia nella Grecia classica, nei secc. VII-VI a.C., quando si assiste al passaggio da un'economia rurale a una artigianale e commerciale, che consente, almeno a una parte di popolazione (gli uomini liberi), una certa agiatezza e la possibilità di dedicarsi ad attività non immediatamente pratiche o retribuite. In particolare è bene tener presenti due ordini di fatti.

1. L'emergere, all'interno della pólis (la città-stato), di ordinamenti repubblicani, che maggiormente rinsaldano nel cittadino il senso di appartenenza allo Stato e al bene comune e lo sollecitano a una partecipazione attiva, portando a una maggiore richiesta di istruzione e di elaborazioni teorico-concettuali, esigenze che vengono accolte dai primi filosofi.

2. La fondazione delle colonie greche: la filosofia, infatti, nasce prima nelle colonie orientali dell'Asia minore, poi in quelle occidentali dell'Italia meridionale (la Magna Grecia), per giungere infine nella madre patria. Le colonie godono di un regime di maggior libertà e di maggior benessere economico, oltre che di una maggiore apertura culturale per il contatto con tradizioni e costumi molto diversi da quelli della madre patria. Queste condizioni permettono la nascita di una ricerca autonoma e critica di tipo razionale.