Friedrich Engels

Friedrich Engels (Barmen 1820 - Londra 1895) dal 1844 inizia una lunga solidarietà politica e di pensiero con Marx, che affianca nella stesura di opere come La sacra famiglia (1845), L'ideologia tedesca (1845-46) e il Manifesto del Partito Comunista (1848). Dopo il fallimento della rivoluzione tedesca del 1848, riprende l'attività politica nel 1869 per indirizzare, adoperandosi con Marx, l'Internazionale socialista e il movimento della socialdemocrazia tedesca. Morto Marx, Engels provvede alla revisione e pubblicazione del Capitale, portando a termine la stesura del secondo e terzo volume (1885, 1894), e si pone come termine di riferimento privilegiato dell'"ortodossia" marxista basata sulla concezione materialistica della storia e sul "socialismo scientifico". Egli concepisce le leggi della dialettica non come categorie del pensiero, ma come le leggi reali dell'evoluzione della natura (materialismo dialettico). La sua è un'opera di sistemazione teorica a cui si rivolgono diversi esponenti della Seconda Internazionale socialista di fronte a un rinnovamento del capitalismo che, anziché "crollare" come era stato ottimisticamente profetizzato, veniva accrescendo le proprie capacità produttive. Notevole importanza riveste in questo periodo l'Anti-Dühring (1878), in cui difende la dialettica quale istanza di contraddizione indispensabile per l'"estinzione dello Stato" e l'avvento del "governo degli uomini".