Il problema urbano

I sistemi urbani

La rapida evoluzione del fenomeno urbano ha portato con sé, tra '800 e '900 una continua ridefinizione del concetto di città. A partire dall'area anglosassone, soprattutto americana, si tendono a specializzare le zone destinate ad assolvere funzioni terziarie e quaternarie, il cosiddetto centro direzionale (la City o il Central Business District, CDB), rispetto a quelle a vocazione residenziale, che i ceti medio alti tendono a ubicare nelle città giardino (garden cities) o città satellite (new towns) dei sobborghi. Anche i diversi modi in cui la città s'ingrandisce prendono nomi diversi. Si ha una conurbazione o regione urbana, se il processo avviene per il fondersi di più centri preesistenti (per esempio, le Midlands nel Regno Unito, la Ruhr in Germania, o la Randstat Holland, nei Paesi Bassi, a sua volta formata dal collegamento tra le conurbazioni di Haarlem-Amsterdam-Utrecht e dell'Aia-Rotterdam-Dordrecht). Si ha un' agglomerazione, se il processo avviene invece per l'espansione a macchia d'olio di un centro verso le zone limitrofe, che vengono inglobate nel nucleo principale (per esempio, Londra, Parigi, New York, Los Angeles, Tokyo).

Tanto l'uno come l'altro processo danno luogo ad aree metropolitane che possono raggiungere dimensioni eccezionali sia per estensione, sia per popolazione (un'area metropoli media, come la Grande Londra, ha un diametro intorno ai 100 km e una popolazione di oltre 7 milioni d'abitanti).

  • Le megalopoli

Dimensioni ancora più ragguardevoli raggiungono le megalopoli, reti di città collegate tra loro da relazioni commerciali, di trasporti e di servizi particolarmente intense e i cui nodi principali sono costituiti dalle città metropolitane. La maggiore megalopoli mondiale è quella europea , che si sviluppa lungo un asse di 1500 km, avendo come poli Londra, la Randstadt Holland, Bruxelles, Lussemburgo, Strasburgo, la Ruhr, Francoforte sul Meno, Monaco di Baviera, Zurigo, Milano, Torino e Genova, e che sfiora il 190 milioni d'abitanti. La seconda megalopoli per dimensioni è quella giapponese, estesa per 1200 tra Tokyo, Osaka e Nagasaki, con 70 milioni d'abitanti.Seguono le megalopoli nordamericane: la megalopoli atlantica (poli principali: Boston, New York, Filadelfia, Baltimora, Washington), con 45 milioni d'abitanti; quella dei Grandi Laghi (Chicago, Detroit, Pittsburgh, Cleveland, Buffalo, Toronto, Montreal), con 28 milioni d'abitanti; e quella del Pacifico (San Diego, Los Angeles, San Francisco, Seattle, Vancouver), con 22 milioni d'abitanti.

Questo macro sistema urbano, che disegna gran parte del potere politico finanziario mondiale, è completato dalle città globali, che concentrano le funzioni quaternarie al massimo livello, in quanto centri decisionali strategici del pianeta. Il loro numero varia secondo l'opinione degli studiosi. Sicuramente le maggiori città globali sono New York, con Washington, Tokyo, Londra, Parigi e Mosca. Stando ad altre interpretazioni, a queste dovrebbero essere aggiunte Bruxelles, Berlino, Francoforte, Zurigo, Los Angeles, Chicago, e la Randstadt Holland. Per altri ancora il gruppo dovrebbe essere allargato anche a centri quaternari minori, tra i quali Milano, Madrid, Toronto e Sidney. Le divergenze in proposito non fanno che sottolineare la grande fluidità della presente situazione internazionale.