Il sistema industriale

Rivoluzione industriale o rivoluzioni industriali?

L'azione modificatrice del tecnosistema umano sull'ambiente è evidente fin dalla cosiddetta rivoluzione neolitica, quando l'uomo, nell'arco qualche migliaio d'anni, scopre l'agricoltura e l'allevamento, costituisce le prime città, fonde i metalli e inventa la scrittura, creando i primi sistemi economici e amministrativi organizzati. Da allora, l'uomo si rivela capace non solo di cambiare volto al territorio, ma anche di trasferire a migliaia di chilometri di distanza dalle loro sedi d'origine materie prime (si pensi allo stagno trasportato dai fenici dalle isole britanniche al Mediterraneo), e persino intere specie vegetali e animali (per tutte: il mais, la patata, il pomodoro e il tacchino importati in Europa dalle colonie americane).Ciò è ancora nulla se rapportato agli effetti della rivoluzione industriale, inaugurata nella seconda metà del '700 in Inghilterra e dilagata in poco più di due secoli nell'intero pianeta, improntando la fisionomia geoeconomica del mondo contemporaneo.

L'industrializzazione è un fenomeno insieme unitario e complesso, al cui interno possiamo individuare tre tappe significative, ciascuna delle quali avente tuttavia modalità di svolgimento abbastanza diverse ­ nell'uso delle risorse, delle tecnologie e nei suoi rapporti col territorio ­ da meritare d'essere considerata nella sua particolarità. Ecco perché gli studiosi, pur considerando l'industrializzazione un processo continuo, tendono a distinguere tra prima, seconda e terza rivoluzione industriale.