Terziario e quaternario

I trasporti

I trasporti e le reti di collegamento terrestri, fluviali, marittime e aeree costituiscono nel loro insieme un'i nfrastruttura territoriale collettiva che offrono servizi di base all'intero sistema economico sociale.Negli ultimi quarant'anni, questo settore è stato investito da una serie di trasformazioni, che ha portato a compimento il processo di superamento dei condizionamenti naturali negativi alla mobilità territoriale di risorse, merci e persone avviata nella seconda metà del XIX secolo con l'apertura del canale di Suez e la costruzione di trafori ferroviari alpini, quindi proseguita nei primi decenni XX secolo con l'invenzione dell'aeroplano (1903) e col taglio del canale di Panamá (1914).

Tale fenomeno, qualificato come rivoluzione dei trasporti, è stato caratterizzato da innovazioni tecniche e organizzative (aereo a reazione, container, aumento della stazza delle navi, razionalizzazione delle reti di comunicazione) che hanno consentito di ridurre i tempi di percorrenza, di aumentare la portata e la specializzazione dei mezzi di trasporto, di standardizzare e uniformare sia i carichi, sia le reti. Nel traffico mercantile queste rivoluzionarie innovazioni hanno reso possibile la creazione di sistemi di trasporto combinato, tali cioè da permettere il passaggio da un modo di trasporto (gomma, rotaia, nave, aereo) all'altro; questi sistemi di trasporto, detti anche intermodali consentono risparmi considerevoli su tempi morti e sui costi di trasferimento delle merci.

  • Le reti di trasporto

Per quanto riguarda la distribuzione e la strutturazione delle reti, queste hanno subito un'evoluzione correlata ai livelli di sviluppo economico delle diverse regioni geografiche.Così, le reti ferroviarie più importanti si trovano negli Stati Uniti (con uno sviluppo di 235.700 km), che sono anche il primo paese al mondo per merci trasportate (quasi 2 milioni di t di merci l'anno) e in Europa occidentale, dove il trasporto su rotaia è però utilizzato ancora prevalentemente per il traffico passeggeri. La terza rete mondiale per importanza è quella della   Russia (87.000 km), al terzo posto anche per merci trasportate dopo la Cina (rispettivamente 900.000 e 1,2 milioni di t). I paesi a maggior traffico passeggeri sono il Giappone (1.921 km percorsi a persona in un anno) e la Svizzera (1.817 km). Sia in Giappone, sia in Europa occidentale, va segnalato lo sviluppo di treni ad alta velocità (300 km/h), integrati, come del resto negli Stati Uniti e in Canada, a sistemi di treni urbani (linee metropolitane).

Analogamente per le reti stradali, la maggior densità per abitante si registra, salvo casi specifici, nei paesi ad alto reddito (tab. 3.5.1), mentre gli Stati Uniti detengono il primato assoluto sia per sviluppo stradale (6,3 milioni di km), sia soprattutto per autostrade: 70.000 km, pari al 70% del totale mondiale (il rimanente 30% si trova in Europa). Anche le reti di navigazione fluviale sono piuttosto polarizzate, presentandosi fitte e ben distribuite soltanto in tre regioni: quella del San Lorenzo-Grandi Laghi tra Stati Uniti e Canada; in Russia, che ha anche la rete di trasporti fluviali più estesa del mondo e incentrata sul Volga (il sistema dei "cinque mari": Mar baltico, Mar Bianco, Mar d'Azov, Mar Nero e Mar Caspio); il sistema europeo, articolato lungo gli assi complementari del Reno e del Danubio.

Le reti di navigazione marittima , che da tempo collegano tutte le regioni del mondo secondo rotte ormai standardizzate, sono impiegate prevalentemente per il trasporto merci. I fattori che ne hanno contrassegnato lo sviluppo negli ultimi decenni sono il gigantismo, indotto dalle crisi petrolifere degli anni  '70 del '900 (la maggior superpetroliera, la Seawise Giant, stazza 564.000 t), e la specializzazione funzionale (metaniere, carboniere, cementiere, porta container, navi frigorifero, cerealiere). Il comparto è uno degli ambiti elettivi del cosiddetto "antimondo", per il perdurare del fenomeno delle bandiere ombra , cioè di quei piccoli paesi che attirano le compagnie armatoriali grazie all'assenza di controlli e alle facilitazioni fiscali, per cui dispongono delle maggiori flotte del mondo, assolutamente sproporzionate alle loro capacità economiche (tab. 3.5.1). Il comparto, per quanto distribuito, presenta rilevanti caratteristiche di uniformazione in termini sia merceologici (il petrolio copre circa il 30% del tonnellaggio esportato), sia di rotte (le più trafficate sono quelle atlantica e pacifica), sia di porti. A differenza di quello marittimo, nel trasporto aereo prevale il traffico passeggeri (70% del totale), con una forte concentrazione nei paesi sviluppati in termini di rotte e di scali sia "interni", dove prevalgono nettamente gli Stati Uniti, sia intercontinentali, i cosiddetti Hub. La concentrazione è ancora più evidente in termini economici: l'80% del movimento via aria è gestito da compagnie aeree statunitensi ed europee.Nel sistema delle reti rientrano infine i condotti, destinati ai cosiddetti trasporti invisibili: d'energia (elettrodotti), d'acqua (acquedotti), di combustibili fossili (gasdotti, metanodotti, oleodotti, carbonodotti), ma anche di servizi di telecomunicazione (cavi in fibre ottiche, reti satellitari). Una posizione importante nel comparto occupano gli oleodotti e i gasdotti, le cui principali reti si trovano negli Stati Uniti (oltre 300.000 km d'oleodotti e quasi 2 milioni di km di gasdotti), seguiti dalla Russia, dall'Europa occidentale e dal Vicino Oriente.

 

Tabella Tabella 3.5.1 Le maggiori flotte mercantili, 1999

postopaese d'immatricolazionestazza lorda in 1000 t
1PANAM�105.248
2LIBERIA54.107
3BAHAMA29.483
4MALTA28.205
5GRECIA24.833
6CIPRO23.641
7NORVEGIA23.446
8SINGAPORE21.790
9GIAPPONE17.063
10CINA16.315
11USA12.026
12RUSSIA10.649
13ITALIA8.048
14HONG KOG (TJ)7.973
15FILIPPINE7.650
16INDIA6.915
17GERMANIA6.514
18TURCHIA6.325
19DANIMARCA5.913
20COREA DEL SUD5.735