La poesia dal simbolismo ad Apollinaire

Guillaume Apollinaire

Guillaume Apollinaire, pseudonimo di Wilhelm Apollinaris Kostrowitzky (1880-1918), interprete dei più significativi fermenti culturali del suo tempo, additò alla ricerca poetica la necessità di percorrere strade sempre nuove per cogliere la molteplicità dell'esistenza.

La formazione

Nato a Roma, figlio naturale di una polacca e di un ufficiale italiano, trascorse un'infanzia turbata dall'esistenza irrequieta della madre. Nel 1899 giunse a Parigi e per vivere scrisse anche dei feuilletton; nel 1901 fu assunto come insegnante della signorina di Milhau, che accompagnò in Germania, paese che lo colpì. In quell'occasione si innamorò, non ricambiato, di Annie Playden, governante inglese della sua allieva; l'amara esperienza lo indusse a tornare a Parigi. Le poesie composte durante il viaggio confluirono poi nella raccolta Alcools.

Pioniere dell'arte moderna

A Parigi frequentò gli ambienti dell'avanguardia letteraria e artistica, collaborò a varie riviste, intervenendo nei più vivaci dibattiti dell'epoca: fu tra i primi a sostenere la pittura dei fauves, dei cubisti e l'arte negra; lanciò il pittore Rousseau il Doganiere; scrisse il manifesto L'antitradition futuriste (L'antitradizione futurista, 1913) e vari articoli in difesa dell'arte moderna, raccolti nel volume Les peintres cubistes. Méditations esthétiques (I pittori cubisti. Meditazioni estetiche, 1913). Pubblicò le prose poetiche dell'Enchanteur pourrissant (L'incantatore imputridito, 1908), i racconti L'hérésiarque et Cie (L'eresiarca & C., 1910), i brevi poemi Le bestiaire ou cortège d'Orphée (Il bestiario o corteo d'Orfeo, 1911). Nel 1913 il "Mercure de France" pubblicò la prima grande opera, Alcools. Nel 1914 si arruolò volontario nella prima guerra mondiale; nel 1916 venne ferito alla testa e gli fu trapanato il cranio. Pubblicò Le poète assassiné (Il poeta assassinato, 1916), sorta di autobiografia fantastica. Nel 1917 destò scalpore la prima rappresentazione del suo dramma Les mamelles de Tirésias (Le mammelle di Tiresia), antenato del teatro surrealista. Nel 1918 apparve la seconda grande raccolta, Calligrammes, poèmes de la guerre et de la paix (Calligrammi, poemi della guerra e della pace). In quello stesso anno morì di febbre spagnola.

Le grandi raccolte poetiche

La prima raccolta, Alcools (1898-1913), raccoglie quindici anni di lavoro, di riflessioni ed esperienze: spiccano l'eccezionale ricchezza di toni e la varietà di forme espressive. Accanto a componimenti di ardita modernità stanno poesie di semplicità e chiarezza esemplari; versi liberi e irregolari si affiancano a versi quasi classici, materiali tratti dall'attualità più cruda e bassa accompagnano cadenze quasi romantiche ed elegiache. Tale accumulo di ispirazioni e di materiali disparati è stato da alcuni critici giudicato negativamente, ma proprio questa è la singolarità della poesia di Apollinaire: la straordinaria apertura, il tentativo di cogliere la molteplicità dell'esistenza. Egli è insieme poeta elegiaco e malinconico e innovatore originale, poeta classico e simbolista, nonché sperimentatore ardito. Nella seconda raccolta, Calligrammi, la sua ricerca espressiva va ancora più avanti: vi appaiono l'"ideogramma lirico", in cui il poeta disegna oggetti con le lettere dei versi, il "poema-conversazione", in cui si sovrappongono frammenti di dialogo, i "testi simultanei", che accostano brani di origine diversa. Interprete dell'esigenza di cambiamento, della necessità di ricercare percorsi sempre nuovi, nella Jolie rousse, la poesia-testamento che chiude i Calligrammi, il poeta indica chiaramente nell'Avventura, contrapposta all'Ordine, il principio poetico della sua ispirazione.