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I salotti

Dopo la morte di Luigi XIV il centro della vita mondana si spostò da Versailles a Parigi. I salotti e i caffè diventarono i luoghi privilegiati del dibattito letterario e politico. Il mondo culturale cosmopolita si incontrava da Madame de Lambert o da Madame de Tencin, una delle donne più ammirate della capitale, il cui salotto era frequentato da Montesquieu, Marivaux, Fontenelle, Helvétius. Negli anni successivi, punto d'incontro degli illuministi francesi divenne il salotto di Madame du Deffand, autrice di una vasta corrispondenza (Correspondance complète, 1865 postuma), che rappresenta un documento straordinario per conoscere la società dell'epoca. Julie de Lespinasse, brillante e colta dama di compagnia di Madame du Deffand, diede vita dopo il 1764 a un proprio salotto letterario altrettanto celebre. Madame d'Épinay, anch'essa autrice di un ricco epistolario e di un romanzo autobiografico, animò uno dei salotti filosofici più interessanti e vivaci del Settecento, frequentato dal poeta Saint-Lambert, da Diderot, Goldoni, Galiani, F.M. Grimm, e fu la protettrice di Rousseau, suo ospite fino al 1757. Madame de Châtelet, donna di grande cultura, ospitò Voltaire nel suo castello di Cirey, in Lorena, che fu un altro punto di incontro degli illuministi. La colta e intelligente Madame de Staal-Delaunay promosse le attività mondane e teatrali del brillante castello di Sceaux, per il quale scrisse due commedie, oltre che lasciare interessanti e numerose Lettere.