Il tribunale della ragione: Voltaire

In sintesi

La vitaFrançois-Marie Arouet, noto come Voltaire (1694-1778), proviene da una famiglia borghese agiata e colta. I suoi primi scritti, il suo spirito brillante fanno di lui uno dei giovani più celebri della capitale. Un alterco con un nobile lo costringe all'esilio e va in Inghilterra. Dopo la condanna delle sue opere, protetto da Madame du Châtelet, pubblica numerosi lavori e diviene uno degli illuministi più in vista. Dal 1759 vive a Ferney, conducendo con le sue opere infaticabili battaglie contro l'intolleranza, l'ingiustizia, il fanatismo religioso, gli abusi e i pregiudizi di ogni sorta.
Le opere filosofiche e storicheLe lettere filosofiche (1733), Metafisica di Newton (1740), Il secolo di Luigi XIV (1751), Saggio sui costumi (1756), Sermone dei Cinquanta (1762), Trattato sulla tolleranza (1763), Dizionario filosofico (1764). Egli nega il principio di autorità e l'idea che la trascendenza possa essere fonte di verità; soltanto alla ragione spetta il compito di esprimere un giudizio sul passato e sul presente, di contribuire a progettare un avvenire diverso.
Le opere letterarieVoltaire è autore di mediocri tragedie e di poemi, tra cui si ricordano La Enriade (1728), che esalta la tolleranza religiosa di Enrico IV, la Pulzella (1755), parodia del mito di Giovanna d'Arco, e il Poema sul disastro di Lisbona (1756), in cui confuta l'ottimismo filosofico. Dal punto di vista letterario le sue opere migliori sono i racconti filosofici, tra cui spiccano: Zadig (1747), Micromega (1752), Candido, o l'ottimismo (1759), L'ingenuo (1767), L'uomo dai quaranta scudi (1768). Veicolo per dimostrare una tesi e comunicarla in modo trasparente ed efficace, il racconto di Voltaire utilizza una prosa agile e incisiva, talvolta acre, felice esito del razionalismo illuminista. Egli ribadisce una concezione pessimista e scettica, che si risolve tuttavia nell'appello all'azione, nell'invito a ricercare una saggezza a misura d'uomo, a operare per migliorare il mondo contando sulla forza della ragione.