Il romanzo tra fine Ottocento e primo Novecento

Joseph Conrad

Joseph Conrad (1857-1924), pseudonimo dello scrittore polacco in lingua inglese Jozef Teodor Konrad Korzeniowski, pose al centro della sua narrativa la solitudine dell'uomo in balia del destino, spesso simbolicamente identificato con il mare.

La vita e le opere

Nato in Ucraina da una nobile famiglia polacca, dopo aver studiato all'università di Cracovia viaggiò molto per tutto il mondo, al servizio della marina francese e di quella mercantile britannica. Nel 1886 divenne cittadino britannico. Stanco di viaggiare, e confortato dall'esito di alcune prove letterarie che gli valsero l'appoggio di amici scrittori, decise di dedicarsi alla narrativa: dal 1894 al 1902 compose alcune delle sue opere più famose, basate sulla sua esperienza di marinaio nell'arcipelago malese e nel Congo: Almayer's folly (La follia di Almayer, 1895), An outcast of the islands (Un reietto delle isole, 1896), The nigger of the "Narcissus" (Il negro del "Narciso", 1898) e soprattutto Lord Jim (1900), che narra il tragico destino di un uomo alla ricerca di "un bisogno di identità e di verifica soggettiva", desideroso di vivere una vita da eroe. Un viaggio nel Congo belga ispirò Heart of darkness (Cuore di tenebra, 1902), un'esplorazione geografica che diviene esplorazione morale nella realtà del colonialismo (definito dallo scrittore "metodo di rapina"), di cui l'avventuriero Kurtz è incarnazione perversa. Seguirono Typhoon and other stories (Tifone, 1903), Nostromo (1904), a sfondo sociale, che mostra la disgregazione dei valori morali e l'onestà distrutta dall'interesse materiale, e The secret agent (L'agente segreto, 1907), rappresentazione impietosa dell'ambiente del terrorismo rivoluzionario "anarchico". Lo stesso argomento politico, con duri accenti critici, caratterizza With western eyes (Con gli occhi dell'Occidente, 1911), ambientato nella Russia zarista. Le ultime prove rivelano una perfetta struttura stilistica e narrativa: Victory (Vittoria, 1915), il racconto The shadow line (La linea d'ombra, 1917), The rescue (La liberazione, 1920) e i postumi Tales of hearsay (Racconti ascoltati, 1925). Morì nel Kent.

Il giudizio critico

Il critico F.R. Leavis (1895-1978) ben definì la caratteristica fondamentale dei romanzi di Conrad con l'espressione "le profondità marine e gli abissi della coscienza". La conoscenza di molti paesi europei e asiatici, delle loro condizioni sociali e politiche, permise all'autore di descrivere nei suoi romanzi situazioni e personaggi reali. Scrisse in inglese, lingua non sua, con grande perizia e precisione; anzi, il suo è un caso unico di scrittore straniero che acquisì una tale conoscenza della lingua da diventare uno dei maestri riconosciuti della prosa inglese. Suoi modelli furono Dickens e Henry James, ma fra le letture preferite annoverava le opere specializzate d'ambiente marinaro, Turgenev e i grandi narratori francesi. Tutti questi elementi si mescolarono alla passione per il mare: il mare che, negli aspetti più violenti, ricorda le tempeste psicologiche dell'animo umano e i paesi sperduti, lontani, di fronte ai quali l'uomo si trova solo. All'estrema precisione dei particolari Conrad affiancò una straordinaria capacità d'indagine dei comportamenti umani: i suoi personaggi s'interrogano continuamente su ciò che "è vero e ciò che è falso, sulla vita e sulla morte, sull'innocenza e sulla colpa". In quasi tutti i suoi romanzi Conrad affronta il motivo della società, necessaria ma corruttrice, e quello della solitudine, inevitabile ma distruttiva.