Il romanzo tra le due guerre mondiali

Introduzione

La seconda decade del Novecento vede una nuova generazione di scrittori, che mette in discussione le convenzioni del romanzo tradizionale; l'influenza di Freud li stimolò a dare rilievo al mondo dell'inconscio e la stessa realtà esterna non viene più percepita come un dato oggettivo, bensì come un fluire ininterrotto di momenti e impressioni. Vero protagonista dei romanzi di Virginia Woolf è il tempo, come perpetuo flusso che minaccia l'integrità della persona: solo in alcuni "momenti" o "momenti d'essere" appare l'autenticità della vita.

Fedele all'impulso interiore, David Herbert Lawrence dà sempre priorità all'ispirazione sulla tecnica e sul mestiere ma, per certi versi, è anch'egli sperimentatore e innovatore; sempre profondi rimangono in lui il legame col paesaggio inglese, l'interesse per la vita di provincia, che si manifestano in un'acuta capacità d'osservazione realistica alla quale si accompagna un sottile simbolismo poetico. La narrativa fra le due guerre, densa di figure pregevoli (quali Ford Madox, Windham Lewis, Evelyn Waugh, Katherine Mansfield), è impostata sulla critica ideologica al presente, all'etnocentrismo della cultura occidentale, al ruolo dell'intellettuale (Aldous Huxley, Hughes) e sull'analisi di un futuro pauroso per la logica degenerante delle rivoluzioni (George Orwell).