Il romanzo tra le due guerre mondiali

Il romanzo negli anni Trenta e Quaranta

Negli anni Trenta, segnati dalla grande depressione economica e dalla nascita del nazismo, lo spirito degli scrittori si orientò verso l'impegno a un rinnovamento della società. Sentendo la minaccia della guerra, del fascismo e di grandi sconvolgimenti sociali, essi distolsero l'attenzione dai problemi psicologici per dedicarsi a quelli politici, sociali e morali.

Negli anni Quaranta l'interesse e la preoccupazione per il sociale si affievolirono, come conseguenza della nascita dello stato assistenziale che aveva in parte alleviato gli spaventosi problemi sociali degli anni precedenti. Il romanzo riprese dai romanzieri satirici antecedenti la guerra (Huxley e Waugh) il tema dell'impossibilità dell'eroismo nella vita quotidiana, dominata dal materialismo e dal provincialismo.

Anthony Powell (1905-2000) fu autore di romanzi di costume caratterizzati da una sottile comicità e una raffinata vena satirica: Afternoon men (Uomini del pomeriggio, 1931), Venusberg (1932), From a view to death (Paesaggio e morte, 1933). Dopo il 1950 Powell ha pubblicato una vasta saga di romanzi intitolata A dance to the music of time (Una danza alla musica del tempo), fra i quali si ricordano A question of upbringing (Una questione di educazione, 1951) e Hearing secret harmonies (Udendo armonie segrete, 1975). Notevole successo ha avuto The fisher king (Il re pescatore, 1986).

Sir Charles Percy Snow (1905-1980) scrisse romanzi polizieschi, opere teatrali e una serie di opere raccolte sotto il titolo Strangers and brothers (Sconosciuti e fratelli, 1940-70), in cui si proponeva di rappresentare l'ambiente accademico inglese e i suoi complessi rapporti con il mondo economico e politico. Il problema delle relazioni tra scienza e cultura umanistica è dibattuto anche in saggi quali The two cultures and the scientific revolution (Le due culture e la rivoluzione scientifica, 1959), Science and government (Scienza e governo, 1961), Public affairs (Affari pubblici, 1971).

Leslie Poles Hartley (1895-1972) esordì nel 1924 con il volume di racconti Night fears (Paure notturne), a cui seguì, nel 1925, Simonetta Perkins. Raggiunse la fama con la trilogia composta da The shrimp and the anemone (Il gambero e l'anemone, 1942), The sixth heaven (Il sesto cielo, 1946), Eutace and Gilda (1947). Il successivo romanzo The go-between (L'età incerta, 1953) è considerato il suo capolavoro ed ebbe anche una versione cinematografica (Messaggero d'amore di J. Losey, 1971). Del 1960 è Facial justice (Giustizia facciale), una sorta di libro di fantascienza che offre un terribile ritratto dell'Inghilterra post guerra atomica. In tutte le sue opere Harley, fortemente influenzato da Henry James, rivela raffinatezza di scrittura e una spiccata attitudine a rappresentare la vita interiore e dei sentimenti, soprattutto dei bambini.

William Somerset Maugham

William Somerset Maugham (1874-1965), laureatosi in medicina a Londra, visse quasi sempre all'estero e dal 1928 si trasferì in Francia. Esordì in letteratura con Liza of Lambeth, crudo romanzo naturalista, e sperimentò diversi generi drammaturgici, affermandosi soprattutto nella commedia di costume, elegante, ironica e scettica, specchio dell'alta società (Penelope, 1912; Il cerchio, 1921). La sua fama resta però legata ai romanzi di grande successo, da molti dei quali furono tratti film, in cui egli seppe sfruttare abilmente la varietà delle sue esperienze cosmopolite, elaborando trame avvincenti. Tra i più noti: Of human bondage (Schiavo d'amore, 1915), The moon and six pence (La luna e sei soldi, 1919), The painted veil (Il velo dipinto, 1925), The razor's edge (Il filo del rasoio, 1944) e i racconti The rain and other stories (Pioggia e altri racconti, 1932).

George Orwell

George Orwell, pseudonimo di Eric Blair (1903-1950), è la figura principale fra gli scrittori politicamente impegnati. Nato in India, studiò a Eton ma rinunciò a portare a termine i suoi studi e nel 1922 si arruolò nella polizia imperiale in Birmania, dove rimase per cinque anni. Tornato in Europa nel 1927, le sue simpatie per il socialismo democratico lo indussero a vivere nei quartieri più poveri di Parigi e di Londra e ad arruolarsi volontario nelle milizie repubblicane durante la guerra civile spagnola, nel corso della quale rimase gravemente ferito. Queste esperienze sono riflesse in una serie di romanzi, caratterizzati da un forte impegno civile e morale: Burmese days (Giorni in Birmania, 1934), in cui emerge una severa condanna del colonialismo; Down and out in Paris and London (Senza un soldo a Parigi e a Londra, 1935), Keep the aspidistria flying (Fiorirà l'aspidistra, 1936), The road to Wigan Pier (La strada per Wigan Pier, 1937) e Homage to Catalonia (Omaggio alla Catalogna, 1938), sulla drammatica esperienza spagnola. Deluso dai metodi staliniani, Orwell attaccò il totalitarismo nella celebre favola satirica Animal farm (La fattoria degli animali, 1945), sul fallimento della rivoluzione sovietica, e nel romanzo 1984 (1949), una sorta di "antiutopia", che descrive una società, sotto il dominio del "Grande Fratello", in cui le forme propagandistiche e di condizionamento del totalitarismo sono usate per controllare ogni aspetto, anche più intimo, della vita degli individui.

Cristopher Isherwood

Cristopher Isherwood (1905-1986) iniziò come scrittore politicamente impegnato, ma come il suo amico W.H. Auden, con il quale scrisse drammi fantastici e la raccolta Journey to a war (Viaggio verso la guerra, 1938), abbandonò presto la speranza di rigenerare il mondo. Isherwood fu giornalista; le sue opere migliori sono un gruppo di romanzi scritti negli anni Trenta, durante una permanenza a Berlino, dove assistette all'avvento del nazismo (Mr. Norris changes train, Il signor Norris se ne va, 1935; Goodbye to Berlin, Addio a Berlino, 1939): scritti con tecnica cinematografica e la semplice contrapposizione di scene ed episodi, essi offrono un ritratto assai vivo dei fatti narrati, illuminando il lettore su molti aspetti dell'avvento del nazismo. Nel 1939 lasciò l'Inghilterra per gli Stati Uniti, dove si dedicò a sceneggiature per il cinema e divenne cittadino americano nel 1946. I romanzi di questo periodo furono Prater violet (La violetta del Prater, 1945), A single man (Un uomo solo, 1964), A meeting by the river (Incontro sul fiume, 1967), Christopher and his kind: 1934-1939 (Christopher e la sua specie: 1934-1939, 1967). Isherwood mostrò scetticismo verso i miti del tempo e profonda insofferenza nei confronti del conformismo della società borghese. Pubblicò libri di saggistica che riflettevano il suo interesse per i movimenti e le filosofie orientali e svolse un'intensa attività di traduttore.

Graham Greene

Graham Greene (1904-1991), educato a Oxford, collaborò come giornalista al "Times" e come critico cinematografico allo "Spectator". Durante la guerra fu membro del Foreign Office. Viaggiò molto, soggiornando all'estero per lunghi periodi. Dopo la conversione al cattolicesimo (1926) la componente religiosa diventò essenziale nella sua narrativa, favorendo un approfondimento psicologico dei personaggi, sempre insidiati dalle forze del male. Al primo romanzo The man within (L'uomo dentro di me, 1929), storia di contrabbandieri, seguì una serie di romanzi sulle tensioni sociali dell'Inghilterra degli anni Trenta e sulla guerra civile spagnola (It's a battlefield, Un campo di battaglia, 1934; A gun for sale, Una pistola in vendita, 1936; The confidential agent, Missione confidenziale, 1939). Dopo la seconda guerra mondiale apparvero romanzi caratterizzati da ambientazioni esotiche, che Greene chiamava entertainments (divertimenti): The quiet american (Il tranquillo americano, 1955), Our man in Havana (Il nostro agente all'Avana, 1958), A burnt-out case (Un caso bruciato, 1961). La problematica religiosa domina in The power and the glory (Il potere e la gloria, 1940), The heart of the matter (Il nocciolo della questione, 1948), The end of the affair (La fine dell'avventura, 1951), The honorary consul (Il console onorario, 1973), The human factor (Il fattore umano, 1978), Doctor Fischer of Geneva (Il dottor Fischer a Ginevra, 1980). I suoi romanzi, abilmente costruiti e ricchi di storie di spionaggio, di intrighi polizieschi e di suspense, sono tra i più popolari della narrativa anglosassone contemporanea e alcuni sono stati portati sullo schermo con successo (come The third man, Il terzo uomo, 1949). I personaggi e le vicende sono sempre visti e rappresentati come strumenti di una volontà superiore. Fu anche autore di racconti, commedie, libri di viaggio e di due volumi autobiografici.

Henry Green

Henry Green, pseudonimo di Henry Vincent Yorke (1905-1973), di famiglia altoborghese, fu educato a Eton. Esordì con il romanzo Blindness (Cecità, 1926), a cui seguirono Living (Esistenza, 1929); Party going (Al party, 1939), satira dell'ambiente frivolo benestante; Caught (Preso, 1943), sul tema kafkiano dell'incomunicabilità; Loving (E vissero felici, 1945). Suoi interessi non erano la narrativa sociale tradizionale né quella di protesta; la sua originalità risiede nelle implicazioni simboliche e nella qualità poetica della sua prosa. A una lettura superficiale i suoi romanzi sembrano commedie argute o tragicommedie, ma la valenza simbolica e l'ambiguità allusiva li rendono opere ricche di atmosfere poetiche. I suoi ultimi romanzi, Nothing (Nulla, 1950) e Doting (Infatuazione, 1952), ritraggono la vita dell'alta società londinese negli anni del dopoguerra, in forma in gran parte dialogata, mostrando una vena più leggera.