John Dryden

In sintesi

La vitaJohn Dryden (1631-1700) nasce ad Aldwinkle All Saints, Northamptonshire, e viene educato dai genitori nella fede puritana. Nel 1685, con l'ascesa al trono del cattolico Giacomo II, si converte al cattolicesimo e vi rimane fedele anche quando la Rivoluzione riporta sul trono Guglielmo III Orange, di fede protestante. Rifiutatosi di allearsi con il nuovo re, egli si ritira a vita privata e si dedica interamente alla letteratura. Muore a Londra.
Le opere poeticheLe prime opere (Stanze eroiche, 1659; Astraea redux, 1660; Annus mirabilis, 1666) mostrano il suo graduale distacco dalle modalità della tarda poesia metafisica per affermarsi come iniziatore della scuola neoclassica. Le satire Assalonne e Achitofel (1681), La medaglia (1682) e Mac Flecknoe (1682) testimoniano il suo intervento nel conflitto suscitato dalla successione al trono. Lo stesso vigore polemico è rintracciabile nei poemi religiosi Religio laici (1682) e La cerva e la pantera (1687).
La criticaL'importanza di Dryden nella storia della critica è confermata dalla definizione di "padre della critica inglese" attribuitagli dal dottor Johnson. Sua opera più significativa è il Saggio sulla poesia drammatica (1668), che espone una visione neoclassica della poesia. Suo immenso contributo è stato poi quello di comprendere la grandezza di autori come Chaucer, Shakespeare e Milton.