La saggistica e la storiografia

Thomas Babington Macaulay

Thomas Babington Macaulay (1800-1859) fu lo storico che meglio documentò il caratteristico atteggiamento del liberalismo borghese vittoriano nei confronti della storia, del governo, dell'economia, dei problemi religiosi e morali.

La vita e le opere

Divenne membro del Parlamento per il partito liberale a trent'anni e mantenne la carica per quasi tutta la vita. Era dotato di un'appassionata eloquenza, che riversò anche nelle opere di storico e critico letterario. A un primo saggio su Milton, pubblicato a ventisette anni su "The Edimburgh Review", che gli procurò subito la fama, seguirono molti altri saggi, sia storici sia letterari (su Machiavelli, Walpole, Bacon, Addison), poi raccolti in volume nel 1843. Nel 1842 aveva pubblicato la raccolta poetica Lays of ancient Rome (Canti dell'antica Roma). Il suo capolavoro è l'incompleta History of England from the accession of James II (Storia d'Inghilterra dall'ascesa al trono di Giacomo II), pubblicata tra il 1849 e il 1861 in cinque volumi, l'ultimo postumo. La Storia comincia con l'ascesa al trono di Giacomo II nel 1685 e avrebbe dovuto concludersi, nelle intenzioni dell'autore, con l'approvazione del "Reform Bill" (1832), ma si ferma al regno di Gugliemo III, coprendo solo poco più di quindici anni di storia inglese. L'idea di Macaulay, che credeva nel progresso e nella prosperità che accompagnano lo sviluppo industriale, nella concezione liberistica dello Stato, nella democrazia parlamentare e nelle riforme graduali, era quella di scrivere la storia del progresso materiale e spirituale del popolo inglese. Egli espresse le proprie idee riuscendo a bilanciare l'intuito critico e storico con l'abilità di narratore. Il suo stile lucido, energico e persuasivo, l'abile ricostruzione dei fatti portati a esempio, la capacità di tener desto l'interesse del lettore rendono l'opera ancora di piacevole lettura.