Il romanzo vittoriano e Charles Dickens

Il romanzo vittoriano

Per le varie condizioni che ne favorirono la diffusione e, al tempo stesso, il conseguimento di un elevato livello artistico, il romanzo fu il genere più riuscito della letteratura vittoriana. Nato come genere borghese nel XVIII secolo, esso trovò naturalmente nella società vittoriana, dominata dalla middle class, un fertile terreno di sviluppo, a cui si aggiunse il fattore importante dell'aumento dei lettori, dovuto alla pubblicazione di romanzi a puntate su riviste e giornali, all'alfabetizzazione, all'incremento del numero delle biblioteche e al fatto che il genere divenne economicamente vantaggioso per gli scrittori. Nel corso del secolo il romanzo si specializzò in tutti gli argomenti possibili: storico, psicologico, sociale, filosofico, sentimentale, avventuroso. Il pubblico preferì storie che ritraevano realisticamente la vita e al tempo stesso costituivano una possibile evasione dallo squallore quotidiano; dal canto loro, i romanzieri vittoriani condivisero gli stessi valori, principi e visione del mondo del loro pubblico. Quando gli scrittori manifestarono critiche a tale società, non fu mai direttamente contro le istituzioni bensì contro gli individui, lasciando in tal modo sempre la convinzione di una soluzione possibile, con la "salvezza" dei buoni e la "punizione" dei cattivi.