Jerome David Salinger

Jerome David Salinger (1919-2010), nato a New York, partecipò alla seconda guerra mondiale. Pubblicò nel 1951 un romanzo fondamentale per la gioventù medio-alto borghese di quegli anni, The catcher in the rye (Il giovane Holden), che ottenne un successo strepitoso diventando una sorta di Bibbia per una generazione con nuove esigenze e orizzonti meno provinciali e conformisti. Sulla scia della migliore tradizione americana (per esempio, l'Huckleberry Finn di Mark Twain), il romanzo narra una moderna iniziazione alla vita, affrontando il problema dell'alienazione giovanile: il giovane Holden è circondato dal nulla, dal vuoto dei sentimenti e delle azioni, dall'ipocrisia, che caratterizzano l'America e lo turbano in modo sconvolgente; egli aspira a una comunicazione autentica e profonda. Questo tema ritornò frequentemente anche nei racconti, dove lo scrittore si confermò attentissimo alle sfumature del linguaggio (lo slang giovanile del college): Nine stories (Nove racconti, 1953); Franny and Zoey (1961); Raise high the roof beam, carpenters! (Alzate l'architrave, carpentieri!, 1963) e Hapworth 16 (1964). Dopo questo racconto Salinger non ha più scritto.