Ennio e i suoi continuatori

Introduzione

Considerato dagli stessi antichi il "padre" della poesia, Ennio è il maggiore poeta dell'età arcaica. Con lui si impone definitivamente nella letteratura latina il modello greco e con lui si fa sempre più stretto il legame fra artisti e potere politico-economico. Per primo usa l'esametro negli Annales, il poema nazionale di Roma repubblicana e un modello di stile per i poemi successivi di Lucrezio e di Virgilio. Suoi continuatori nella tragedia sono Pacuvio e Accio, quest'ultimo il più famoso tragediografo latino, che però concedono al romanesco e al patetico.