Il periodo delle origini

Introduzione

La letteratura latina nasce alla metà del III secolo a.C.; la data d'inizio fu fissata dai romani stessi nel 240 a.C., anno della prima rappresentazione di un'opera teatrale, forse una tragedia, di Livio Andronico. Fin dalle sue prime manifestazioni essa subisce l'influenza della letteratura greca, con la quale si pone in costante rapporto dialettico. In cinque secoli Roma conquista l'Italia centrale e meridionale, delinea il proprio volto, forgia il proprio ordinamento giudiziario, le proprie istituzioni politiche e religiose, ma non crea nessuna opera letteraria, nonostante il continuo contatto con la cultura ellenistica della Magna Grecia. Ci fu una produzione anonima e tramandata oralmente, che ha però scopi pratici e occasionali e che può essere definita come preletteraria. Si tratta di forme poetiche abbozzate, prive di intenti letterari e scritte in un latino rozzo e primitivo, di cui restano solo scarsi documenti che interessano la storia della cultura e della lingua più che la letteratura. Il loro unico interesse risiede nel fatto che tali documenti hanno esercitato una certa influenza sulla letteratura posteriore, soprattutto per quanto concerne il teatro, l'oratoria e la storiografia.