Il periodo classico della letteratura latina

Il latino parlato

Il sermo plebeius o cotidianus era a Roma il latino comune e di tutti i giorni, che aveva comunque la stessa struttura di quello letterario. Leggermente differente era invece il sermo rusticus, la lingua del contado, che presentava alcune diverse caratteristiche fonetiche e lessicali. Con l'estendersi, infine, del dominio romano dalla Gallia alla Spagna e all'Africa mediterranea, le popolazioni sottomesse adottarono la lingua romana, diffusa dai soldati, dai magistrati, dai mercanti e insegnata nelle scuole. Tuttavia il latino delle zone periferiche dell'impero risentiva delle lingue su cui si era innestato e pertanto esistevano varietà locali, diverse le une dalle altre e dalla lingua di Roma. Quando le invasioni barbariche fecero venir meno il potere centrale e il sistema scolastico, che davano una certa uniformità al latino, nacquero le lingue romanze.