Letteratura tra Biedermeier e Restaurazione

Droste-Hülshoff, poetessa dello spirito e della natura

Di nobile famiglia cattolica, la poetessa tedesca Annette von Droste-Hülshoff (castello di Hülshoff, Münster, 1797 - Meersburg 1848) trascorse una vita ritirata, risiedendo soprattutto nella nativa Vestfalia: in alcuni viaggi a Bonn e a Kassel conobbe A.W. Schlegel e i fratelli Grimm, con i quali collaborò alla raccolta delle Fiabe per bambini e famiglie. L'opera poetica comprende: la raccolta di 72 liriche L'anno religioso (Das geistliche Jahr, 1851, postumo), in cui è esplicito il tentativo di rendere in versi la tensione etica e la fede religiosa, mai facilmente consolatoria e tranquillizzante; i Poemi (Gedichte, 1838, 1844); e in particolare la raccolta Visioni della landa (Heidebilder, 1841-42), che canta il fascino della brughiera, descrivendo la natura e il nebbioso paesaggio della Vestfalia con raro vigore e precisione realistica, senza peraltro togliere l'alone magico e inquietante che lo pervade. Novella decisiva nello sviluppo della narrativa tedesca dell'Ottocento è Il faggio degli ebrei (Die Judenbuche, 1842), ove, pur nell'ambito di una struttura e una poetica realistiche, si manifesta evidente l'influsso della fiabistica dei Grimm.