La drammaturgia del dopoguerra

La drammaturgia del dopoguerra

Figlia di Brecht, la drammaturgia tedesca ebbe bisogno di due autori svizzeri, Frisch e Dürrenmatt, per ritornare a se stessa e, nel contempo,sulla scena del teatro e della letteratura mondiali. Il nazismo aveva infatti mutilato di qualsiasi facoltà di parola il teatro espressionistico e di avanguardia così come si era sviluppato in Germania nei primi decenni del Novecento.A causa del proprio ingombrante passato la drammaturgia tedesca non conobbe la stagione contemporanea del “teatro dell'assurdo”, nonostante qualche esempio dovuto a Martin Walser e alle prime opere di Günter Grass, mentre proseguì il percorso brechtiano volgendo verso una poetica del realismo,delle cose come realmente sono, abbracciando in modo sempre più netto l'approccio politico-documentarioalla realtà storica.