La musica nazionale germanica

Fenomeno caratterizzante la musica nazionale germanica è il Lied. Canto monodico presso i Minnesänger, aveva alle sue spalle un repertorio di melodie popolari anche di carattere sacro, che sarebbero sfociate, fra l'altro, nel corale luterano. Appartiene alla storia del Lied, che conosce varie fasi, l'affermazione quattro-cinquecentesca della scuola poetico-musicale del Meistersang ("canto dei Maestri"), sorta già alla fine del Trecento. L'attività dei Meistersinger, organizzata in corporazioni cittadine, era regolata da un minuzioso cerimoniale e da un complesso di rigide norme (raccolte nella cosiddetta Tabulatur), che codificavano nei minimi particolari la composizione dei testi e delle melodie.

Hans Sachs (1494-1576), compositore di più di 6000 Lieder, rimane tra i più celebri Meistersinger, grazie anche al ritratto con cui lo immortalò R. Wagner nei Maestri cantori di Norimberga.

Nella seconda metà del Quattrocento si formò il genere del Lied polifonico, che pervenne alla massima fioritura nel Cinquecento (grazie anche alla diffusione operata dalla stampa musicale) come forma prediletta dalla cultura borghese ormai in fase di affermazione. A tale forma si ispirarono anche molte elaborazioni polifoniche cinquecentesche del corale luterano. Tra i primi polifonisti tedeschi si citano, nel XV secolo, Adam von Fulda e H. Finck, legati a modelli fiamminghi. Di grande importanza fu l'attività dell'austriaco P. Hofhaimer, organista di Massimiliano I, e del fiammingo H. Isaac; emersero poi le figure di T. Stoltzer e, soprattutto, dello svizzero L. Senfl.

Nel Cinquecento la Riforma protestante determinò la nascita del repertorio dei corali e pose le basi per forme liturgiche musicali autonomamente tedesche, permanendo tuttavia l'influsso di musicisti di scuola fiamminga: nella seconda metà del secolo la figura dominante fu quella di Orlando di Lasso, in servizio presso la corte di Monaco. Anche attraverso di lui si affermò una crescente influenza dello stile italiano e si diffusero il madrigale, la canzonetta, la villanella e uno stile polifonico più aperto al cromatismo, all'omoritmia (in una composizione polifonica, le parti pur melodicamente diverse, sono costituite con note che hanno valori parallelamente uguali) e più incline a una preminenza melodica della voce superiore. In questo periodo i musicisti più significativi furono L. Lechner e H. L. Hassler. Quest'ultimo, come poi M. Praetorius, J. Eccard, Jacobus Gallus e altri, contribuì anche alla diffusione in Germania dello stile policorale veneziano.