Etno-jazz

Buona parte della musica jazz attuale viene pensata, immaginata, eseguita, improvvisata, scritta seguendo la moda della trasversalità e della contaminazione tra stili e generi. In tal senso l'etno-jazz, più che configurarsi come uno stile jazz a sé, con caratteri definitori propri, si presenta come una tendenza in gran voga e un metodo ampiamente condiviso. Lo si ascolta incrociare il jazz europeo contemporaneo (per esempio, in Jan Garbarek), l'improvvisazione, la scuola dell'AACM, il jazz-rock, la fusion. Quando, però, l'etno-jazz iniziò ad affermarsi, verso la fine degli anni Cinquanta, le opere che ne diffusero i primi segnali (Sketches of Spain di M. Davis e G. Evans o Tijuana Moods di C. Mingus) destarono grande interesse proprio per l'innovativa tendenza a inglobare sonorità, strumenti e prassi esecutive di tradizioni musicali appartenenti a regioni lontane. Così accadde anche verso la musica indiana, per esempio, in Coltrane, Dolphy, Sun Ra, o verso motivi e ritmi africani, nello stesso Coltrane, in Weston, Roach o Blakey. Dagli anni Sessanta questa tendenza si estese a coinvolgere patrimoni musicali etnico-folclorici prima affatto ignorati: dall'Australia alla Cina, dall'Argentina al Ghana, dal Marocco a Giacart. Volendo menzionare i jazzisti che via via, in fasi diverse e con finalità differenti, si sono orientati su questa apertura, occorre ricordare almeno: D. Cherry, P. Sanders, C. Haden, C. Corea, G. Barbieri, S. Lacy.

Un pioniere di questa tendenza fu il polistrumentista e compositore Yusef Lateef, nome islamico di William Evans (Chattanooga, Tennessee, 1920), attivo come leader a partire dagli anni Cinquanta. Studioso delle scale musicali adottate nelle varie culture, è stato fra i primi a introdurre nel jazz strumenti e parametri stilistici delle tradizioni musicali del Vicino e Medio Oriente. Radicata nel blues, la sua musica si è via via arricchita di tecniche e idee provenienti da ambienti e orizzonti diversi, fra i quali la medesima dodecafonia europea. Amante dell'improvvisazione, l'ha praticata esibendo corposi ed espressivi assolo al sax tenore.