Il romanticismo. Forme e autori del canto solistico

In sintesi

Il romanticismoIl romanticismo musicale fu un fenomeno complesso, impossibile da ridurre a una o poche caratteristiche prevalenti. Può essere inquadrato nel vasto periodo storico compreso fra il secondo decennio e la fine del XIX secolo e se ne può riconoscere il suolo elettivo negli ambiti francese e tedesco.
Forme romanticheVennero ripensate radicalmente le grandi strutture compositive tradizionali (la sinfonia, il concerto, la sonata, il quartetto, il Lied, l'oratorio, l'opera), mentre ne apparvero altre completamente nuove: dai cosiddetti "pezzi caratteristici", frequenti soprattutto nella letteratura pianistica, ai grandi affreschi del poema sinfonico.
Il "Lied" e la "mélodie"Una delle più importanti forme musicali romantiche fu il canto solistico, generalmente su un testo poetico, accompagnato da uno strumento: in particolare, il Lied tedesco e la mélodie francese. Forme poetico-musicali analoghe, il Lied e la mélodie possono essere ritenute differenti in quanto al primo compete una maggiore spiritualità, sostenuta da un'espressione più musicale; alla seconda, un'espressione complessivamente forse più intellettuale, di raffinata sensibilità nei confronti della lettera e degli schemi dei testi poetici. Il Lied romantico toccò il suo vertice espressivo con F. Schubert, benché sia di grande rilievo anche la produzione liederistica di R. Schumann, F. Mendelssohn e J. Brahms; con H. Wolf, G. Mahler, e R. Strauss il Lied ottocentesco entrò in una dimensione ormai postromantica. Per quanto riguarda invece la mélodie, venne "preparata" dai lavori di H. Berlioz e poi fatta maturare formalmente soprattutto da C. Gounod. In seguito, il "campione" della mélodie fu G. Fauré, a cui seguirono H. Duparc ed E. Chausson; in ambito postromantico furono poi Debussy e Ravel i grandi prosecutori della tradizione melodica francese.
SchubertSchubert compose oltre 600 Lieder, fra i quali emergono i 3 cicli Die schöne Müllerin op. 25 (La bella mugnaia, 1823), Winterreise op. 89 (Viaggio d'inverno, 1827) e Schwanengesang (Canto del cigno, 1828). Nel ciclo Winterreise, il viaggio invernale di un giovane respinto dall'amata diviene un tragico percorso verso l'annientamento e la figura del protagonista appare emblematica di una condizione di estraneità, di un disagio esistenziale che è uno dei caratteri essenziali della poetica di Schubert. "Campione" del Lied, Schubert elaborò un pensiero musicale più complesso, dagli aspetti più tragici e ambigui, le cui espressioni più mature vanno cercate nella produzione strumentale: nelle ultime due sinfonie (Incompiuta, 1822; La Grande, 1828, ma anche in momenti delle precedenti 6 sinfonie, per esempio nella Tragica, 1816); negli ultimi 4 quartetti (1820-26), fra cui La morte e la fanciulla (1824); nelle sonate pianistiche degli anni 1823-28; nei due trii con pianoforte; nel Quintetto per archi in do maggiore (1828); nell'Ottetto (1824).
SchumannLa consapevolezza culturale di Scumann è rivelata esemplarmente dall'oculata scelta dei testi letterari per i Lieder (circa 250), che rappresentano uno dei settori più caratteristici e stilisticamente più alti della sua intera produzione. La parte più nota e diffusa dell'opera schumanniana è costituita dalle composizioni per pianoforte, documenti dell'originalissima concezione formale del musicista, piegata a rispecchiare le più sottili e nascoste vibrazioni del sentimento. Nelle grandi composizioni sinfonico-corali si fa evidente il problematico, e spesso drammatico, rapporto fra un'intuizione tesa all'individuazione di nuclei musicali di intensissima pregnanza e la necessità di uno sviluppo strutturale legato per tramiti più o meno scoperti alle tradizioni accademiche.
FauréFauré si mostrò sensibile alle soluzioni che l'impressionismo andava proponendo, inserendole con eleganza nel proprio mondo espressivo. Nelle più mature raccolte di mélodie si intrecciano stilemi classici e moduli impressionistici e tipico diviene il lavoro sull'armonia, alterando accordi e modulando continuamente, quasi sospendendo il principio del basso armonico e risolvendo talora l'armonia stessa in pura fonicità.