Introduzione

Un genio universale, esuberante e fecondissimo, impenetrabile e immediato: a ragione in Mozart si riconosce la cifra perfetta del classicismo, ma egli assai limitativamente può essere inquadrato in una specifica fase del processo storico della musica. Non vi fu genere che non assimilò, trasformandolo; né forma della musica vocale che il suo genio non praticò, ricavandone espressioni memorabili: Singspiel, opera, opera buffa, dramma giocoso...; non vi fu pagina delle sue composizioni strumentali in cui l'audacia della concezione non s'intrecciò con il virtuosismo e con un ineguagliabile volo melodico. Eppure, la compiutezza della sua produzione quasi affrettò il compiersi della vita dell'artista, che a soli 35 anni scomparve, dopo aver esteso i confini noti del linguaggio musicale, nella gioia demoniaca ed estroversa così come nell'afflizione più struggente.